la C.R.I. è l’unica organizzazione del suo genere, almeno in Europa, che dipende politicamente ed economicamente dal Governo, il quale versa nelle casse dell’organizzazione oltre 160 milioni di euro l’anno (l’80 per cento se ne va in spese per il personale).
La storia recente dice che la Croce rossa è stata commissariata quattro volte dal 1995 a oggi e ha vissuto 18 degli ultimi 25 anni in gestione straordinaria, con commissari nominati per cercare di sanare i deficit delle precedenti gestioni. Dal novembre 2008 è commissario straordinario è il dottor Francesco Rocca che dovrebbe essere l’uomo che dovrebbe definitivamente mettere ordine nel complesso piante CRI.
Rocca però, nei due anni di commissariamento, secondo molti, non sembra aver dato segni di cambiamento reale limitandosi a tagliare alcuni rami secchi ma sostanzialmente mantenendo il sistema Cri inalterato.
Avv. Francesco Rocca |
Anche la questione dei militari richiamati che lo stesso Rocca ha definito in una intervista a Report “non figli suoi”, rimane sul tappeto ed è presumibile che dopo la proroga del servizio fino al 31 gennaio 2011, si provvederà ad ulteriore proroga sine die, bilancio approvato permettendo ovviamente.
Da tempo, molti sostengo troppo tempo, vengono denunciate irregolarità, poca trasparenza nella gestione dell’associazione, nonché una situazione di caos organizzativo con mancata corresponsione degli arretrati salariali ai dipendenti, assunzioni «facili» e senza concorso nel Corpo militare.
Nel 2008, il Corriere della Sera, Gian Antonio Stella, titolava un suo articolo del 27 settembre con: «Sprechi, dossier dello Stato alla Corte dei Conti. La Croce rossa raddoppia i Centri. Ma per sole nove pratiche all’anno. Dopo l’ispezione partita richiesta alla Difesa di bloccare «il contributo per l’incapacità di spesa dimostrata».
Prima di ciò, la verifica amministrativa-contabile ministeriale del MEF ....
( scarica il pdf ) , effettuata da febbraio a giugno 2008, aveva evidenziato ben 54 carenze e irregolarità che sembrano sussistere nel pianeta CRI.
D’altra parte ancora oggi, malgrado il Commissario Rocca parli di cambiamenti e “ristrutturazione” nella CRI, non sembra che le cose siano complessivamente cambiate di molto rispetto al passato “viziato di carenze ed irregolarità”.
A questo punto, sarebbe quanto mai auspicabile che il Commissario Rocca potesse rispondere ad una domanda che molti gli vorrebbero fare: sono state eliminate le carenze e le irregolarità evidenziate dall’ispezione MEF ?
Se no, quali i motivi che hanno impedito al Commissario, in due anni di attività, di intervenire ?
fonte: Osservatorio Sicilia
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