STORIA DI ORDINARIA INGIUSTIZIA

La storia assurda del Maresciallo Lo Zito è in continua evoluzione e si cerca di aggiornarla continuamente.. i Provvedimenti dciplinari aumentano così come i Trasferimenti.. Il Blog contiene numerosissimi articoli e documenti scaricabili a prova dei fatti che vengono denunciati.. basta sfogliare le numerose pagine per rendersi cono...
BUONA LETTURA

giovedì 12 novembre 2009

Croce Rossa Italiana. Sottufficiale, incompatibile, retribuito per restare a … casa !!!

Nel variegato mondo della Croce Rossa Italiana succede anche questo. La storia è lunga e riguarda un sottufficiale della Cri, Vincenzo Lo Zito, che ha denunciato anomalie presso la sede abruzzese della CRI. Anomalie che sono state confermate da relazioni della Corte dei Conti.

Per questo suo “attivismo”, e per aver fatto nomi e cognomi, fare nomi e cognomi di quanti si sarebbero resi responsabili di situazioni anomale, Lo Zito sembra divenuto improvvisamente “di troppo” per la dirigenza abruzzese.

Ha chiesto spiegazioni ai vertici della Croce Rossa Italiana che hanno sembra siano rimasti un tantino assenti e quindi ha denunciato i fatti alla Corte dei Conti e alla Magistratura.

Denunce che probabilmente hanno fatto arrabbiare il Presidente della Cri abruzzese, Maria Teresa Letta (sorella del berlusconiano Gianni Letta e zia di Enrico Letta del Pd), che ha chiesto il suo trasferimento per incompatibilità ambientale.

Trasferimento che è stato messo in atto dall’Ispettore Nazionale del Corpo Miliare.

Ne segue una lunga serie di fatti che hanno portato il Lo Zito in convalescenza al termine della quale, Il 29 di settembre 09 viene convocato presso la Caserma Pierantoni di Roma per essere sottoposto a visita medica di idoneità da parte del Collegio Medico della Croce Rossa Italiana.

E qui comincia un altro capitolo della storia Lo Zito. La Commissione Medica giudica idoneo il sottufficiale però prescrive che il Lo Zito venga impiegato in un reparto che non richiede lo spostamento con automezzo per raggiungere la sede di servizio (vds certificato).

Apriti cielo !!!!!
La sede di servizio del maresciallo Lo Zito è … Avezzano e quindi si rende necessaria la sua riassegnazione nella stessa sede da cui era stato allontanato per … incompatibilità ambientale.
Avezzano è il Comitato Locale oggetto delle denunce rilevate da parte del servizio Ispettivo della Croce Rossa Centrale che ha fatto evidenziato come la prof.ssa Maria Teresa Letta era al tempo stesso Presidente Regionale e Responsabile Amministrativo di questa Unità sott’ordinata, con Conto Corrente gestito dalla sua firma depositata in banca, (e ciò contrario ai regolamenti)e quindi nella anomala situazione di essere al tempo stesso controllato e controllore di se stessa.

Dal 29 settembre il Lo Zito è “parcheggiato” a casa in attesa che dalla CRI arrivi un segnale che gli permetta di riprendere servizio in quella sede che, dopo l’evento terremoto, gestisce tutta l’operazione post Terremoto in Abruzzo e la prof.ssa Maria Teresa Letta risulterebbe, oltre che presidente del Comitato Abruzzo, anche Commissario ad Acta per l’emergenza sisma.

C’è qualcuno che osteggia il suo rientro in servizio ?


lunedì 9 novembre 2009

CROCE ROSSA ABRUZZO, ancora una volta si evidenziano le incongruenze e le conseguenti ritorsioni per aver denunciato la gestione FAI DA TE.

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Intervista pubblicata in 4 parti


1 PARTE


La Vittima...

Mar. Capo Vincenzo Lo Zito
Dipendente C.R.I.




2 PARTE


Il Mandante.....

Prof. ssa Maria Teresa Letta
Presidente Comitato Regionale
CRI Abruzzo







3 PARTE



Chi ha Disposto...

Avv. Francesco Rocca
Commissario Sraordinario
CRoce Rossa Italiana





Centra
4 PARTE


Chi ha eseguito....

Col. Piero Ridolfi
Ispettore Nazionale
Corpo Militare CRI





lunedì 2 novembre 2009

I C. I. E. e il mondo della Croce Rossa Italiana dove certe situazioni “anomale” non sembrano mai finire...

Dopo aver parlato dello scandalo tutto siciliano che riguardava la CRI Siciliana e quindi la SISE, società partecipata al 100% dalla CRI e gestore del servizio 118,


e dopo aver parlato della incredibile situazione abruzzese che vede protagonista la sorella del sottosegretario alla presidenza del consiglio dei ministri ed ex vice presidente Fininvest, l’avezzanese Gianni Letta, ovvero Maria Teresa Letta, Commissario CRI Abruzzo,

dello scandalo pugliese relativo all’ufficiale ed ai sottufficiali del corpo militare che sono stati denunciati per truffa perché uscivano senza autorizzazione dai luoghi di lavoro durante il servizio per motivi privati,


ed infine, la clamorosa lettera sottoscritta da tutto il personale CRI responsabile della Lombardia con la quale si sfiduciava praticamente l’attuale commissario nazionale Rocca, che, secondo quando denunciavano i sottoscrittori, non ha svolto il lavoro per cui era stato incaricato, ecco che spunta un'altro caso.........

Questa volta è il C.I.E.

di Ponte Galeria di Roma


I CIE (centri d identificazione ed espulsione) hanno sostituito i CPT creati con La legge 40/98 Turco-Napolitano, per ospitare gli stranieri “sottoposti a provvedimenti di espulsione e o di respingimento con accompagnamento coattivo alla frontiera” nel caso in cui il provvedimento non sia immediatamente eseguibile.

Nella vicenda del CIE di Ponte Galeria, esiste una convenzione tra Prefettura e CROCE ROSSA ITALIANA Comitato provinciale di Roma. La Polizia di Stato vigila all’esterno e all’assistenza ai clandestini, provvede il personale delle componenti della CRI, fra queste il personale Militare, il cui salario viene corrisposto con fondi prefettizi sull’apposito capitolo di spesa.

Il personale militare necessario per la specifica esigenza è stato appositamente richiamato. Il caso riguarda otto unità operative il cui servizio terminerebbe il 31.12.2009. Quindi, cessato il termine di richiamo, dovrebbe essere posto in congedo.

Curiosamente questo personale “richiamato” per l’esigenza CIE Ponte Galeria, fa domanda di trasferimento ad altre strutture CRI. Dei richiedenti, rimane fuori un solo volontario che ovviamente pensa bene di presentare ricorso al TAR sentendosi discriminato. Quindi, che si tratti di personale richiamato per la specifica esigenza non sembrano esserci dubbi perché questo viene confermato nel dispositivo proprio dal militare che ha fatto ricorso al TAR.

A questo punto viene spontaneo chiedersi, se la prefettura corrisponde il trattamento economico di questi otto, e se il loro richiamo terminerebbe il 31.12.2009, come è possibile che vengano trasferiti ad altri incarichi e presso altre strutture non dipendenti operativamente ed amministrativamente dalla prefettura?

Perché la CRI sostituisce il personale con altro che però ha una diversa fonte stipendiale ed altre mansioni?



Siamo convinti che il tutto sia stato un clamoroso errore da parte di qualche dirigente della CRI, però, rileggendo la relazione dell’Ispezione MEF del 2008 a firma del dr. Valenza, che parla di “sistemi clientelari”, qualche dubbio, a meno di chiarimenti da parte della CRI, rimane.