Pubblicato il 18 gennaio 2012
Seduta n. 658
LANNUTTI
- Ai Ministri dell'economia e delle finanze,
della salute e della difesa. -
Premesso che:
con diverse ordinanze commissariali (OC)
vengono posti in vendita diversi immobili facenti parte del patrimonio
immobiliare dell'Associazione italiana della Croce rossa, si citano
quali esempi: OC n. 611711 del 14 dicembre 2011, immobile in Roma; OC n.
613 del 14 dicembre 2011, immobile sito a La Spezia; OC n. 612 del 14
dicembre 2011, immobile sito ad Imperia; OC n. 648 del 29 dicembre 2011;
due immobili siti in Roma; OC n. 610 del 14 dicembre 2011, immobile e
tre appezzamenti di terreno siti a Verbania; OC n. 614 del 14 dicembre
2011, immobile sito ad Arcola (La Spezia);
le ordinaze del commissario
straordinario, avvocato Francesco Rocca, vengono pubblicate sul sito
istituzionale dell'ente in un'area dedicata con password d'accesso;
l'Associazione è ente di diritto
pubblico, pertanto assoggettata a tutte le norme di trasparenza e di
pubblicità dei propri atti;
si evince, dalle relazioni allegate ai
rendiconti generali della Croce rossa italiana (CRI), la difficoltà
dell'ente ad ottenere, nei tempi debiti, la rendicontazione dei bilanci
dei comitati locali, provinciali e regionali per carenza di idonei
profili amministrativi o addirittura di dipendenti amministrativi nelle
realtà locali; ma contemporaneamente si richiede, con ripetute lettere a
firma del direttore generale, dottoressa Ravaioli, tali dati, che
dovrebbero essere comunque già in possesso del Comitato centrale, come
ad esempio dati relativi ai beni immobili di proprietà e ai beni
immobili di terzi in comodato d'uso in quanto il patrimonio dell'ente è
unico e attualmente non divisibile e acquisti, autorizzazione ad affitti
o a comodati d'uso devono comunque essere autorizzati con apposita
ordinanza dal commissario straordinario;
la CRI si è dotata di un sistema di
contabilità integrata (SICOM) che di fatto accentra sul sistema
informatico anche i bilanci, i dati patrimoniali dei beni mobili ed
immobili;
su tale sistema vengono certificati i
bilanci attraverso i revisori dei conti; il Ministero dell'economia e
delle finanze ha messo a disposizione tali bilanci a titolo oneroso in
ogni comitato e pertanto il Comitato centrale è permanentemente a
conoscenza delle singole spese di ogni singola unità CRI;
ripetutamente il comitato centrale ha
richiesto alle unità periferiche, che a dire del commissario sono
sprovviste di personale amministrativo, l'elenco del personale
dipendente in servizio sia civile che militare, dati già in possesso del
comitato centrale visto che le buste paga vengono mensilmente
predisposte dai competenti uffici del comitato centrale;
risulta all'interrogante che:
il bilancio preventivo 2012, recentemente
approvato dai Ministeri vigilanti sia stato predisposto dal comitato
centrale attraverso la trasposizione dei dati del bilancio di previsione
2011, senza nei fatti verificare le effettive esigenze dei comitati
territoriali, variazioni che sono da ritenersi strategiche visti i
progetti di riforma in itinere e le nuove emergenze che la CRI dovrà comunque affrontare;
il commissario straordinario abbia
convocato a Roma per il 27 gennaio 2011 una riunione plenaria di tutti i
commissari regionali, provinciali, dei vertici nazionali delle
componenti volontaristiche e dei direttori regionali per consultarsi
sulle problematiche economico-finanziarie dell'Associazione,
si chiede di sapere:
se al Governo risulti quali iniziative il
commissario straordinario intenda assumere sul reinvestimento del
patrimonio immobiliare posto in vendita e con quali modalità il ricavato
dalla vendita del patrimonio immobiliare possa ritrovare reinvestimento
sul comitato che ha avuto in dono il bene;
se il Governo non intenda adottare le
opportune iniziative al fine di verificare che le operazioni di vendita
avvengano correttamente e altrettanto correttamente sia esplicato il
reinvestimento sul territorio;
quali azioni intenda intraprendere sulla
pubblicità degli atti (ordinanze) emesse a qualunque livello dalla CRI
(locale, provinciale, regionale e nazionale);
se siano state intraprese iniziative nei
confronti dei commissari CRI che a qualunque livello non hanno adempiuto
ad inviare, nei tempi previsti dalla legge, i bilanci preventivi e i
consolidati;
quali azioni intenda assumere affinché
ogni comitato locale, che gode di ampie autonomie, sia dotato di idonee
figure professionali amministrative e se queste possano essere a carico
del comitato centrale in considerazione del fatto che gode di un ampio
finanziamento da diversi Ministeri;
se risultino i motivi per cui il comitato
centrale continua a richiedere dei dati già in proprio possesso
(relativi al personale e al patrimonio);
se risulti quale beneficio ha ottenuto
l'ente dal sistema SICOM e dalla convenzione onerosa con il Ministero
dell'economia per la messa a disposizione di revisori dei conti, se la
struttura centrale non riesce a gestire i dati che vengono inseriti dai
vari comitati sul sistema centralizzato SICOM;
se risulti possibile che il comitato
centrale abbia bisogno di fare ripetute ricognizioni sul personale
dipendente CRI, sia civile che militare, se mensilmente predispone le
buste paga su dati che, sempre mensilmente, le unità periferiche
trasmettono per predisporre le stesse buste paga;
se non ritenga, infine, utile valutare la
sostituzione dell'attuale vertice commissariale, che, a giudizio
dell'interrogante, ha manifestato, in questi anni di commissariamento,
di non aver prodotto alcun miglioramento gestionale dell'ente, nonché
procedere ad un riordino dell'ente riportandolo ai compiti
istituzionali.