STORIA DI ORDINARIA INGIUSTIZIA

La storia assurda del Maresciallo Lo Zito è in continua evoluzione e si cerca di aggiornarla continuamente.. i Provvedimenti dciplinari aumentano così come i Trasferimenti.. Il Blog contiene numerosissimi articoli e documenti scaricabili a prova dei fatti che vengono denunciati.. basta sfogliare le numerose pagine per rendersi cono...
BUONA LETTURA

mercoledì 26 agosto 2009

Il Caso di Malagestione a Bari e Foggia





Cosa sta accadendo a Foggia?

Articolo de “l’Attacco” di Foggia del 13 luglio 2007
INCHIESTE (E SEQUEL) DE L’ATTACCO
CROCE ROSSA NEI GUAI
Accuse alla CRI di Foggia
Assunzioni clientelari e passivo di 60mila euro
di LUIGI INGLESE

Il Comitato Provinciale della Croce Rossa Italiana di Foggia sarebbe nell’occhio del ciclone. Molte e variegate le accuse che piovono addosso all’ente di Capitanata, guidato attualmente da Anna Maria Sarcinelli: assunzioni clientelari compiute senza il ricorso a strumenti legislativi particolari; utilizzo “a capriccio” di determinate imprese; bilancio che presenta un residuo passivo di 60mila euro. Una storia di sospetti e di accuse e finanche di minacce. Secondo l’adagio popolare, sparare sulla Croce Rossa è la cosa più facile del mondo e, perciò da evitare. Nel nostro caso, però, si tratta di dare corpo e notizia non solo a malumori ma a dichiarate ostilità che riguarderebbero la gestione del comitato provinciale foggiano e che, in tempi recenti, hanno spaccato in due il massimo organismo dirigente della CRI di Foggia.
Della Croce Rossa sono piene le cronache della storia ed è risaputa la missione che ne fa il presidio più antico della beneficenza. Di quest’ente è anche notorio l’aspetto più burocratico: la sua appartenenza alla fascia cosiddetta “A”. Si tratta, pertanto, di un ente che svolge molteplici compiti e, di conseguenza, amministra risorse finanziarie considerevoli. E che deve annualmente presentare i propri conti, avere un Consiglio d’Amministrazione e propri organi rappresentativi. Appunto l’Assemblea che si è riunita l’11 giugno scorso per approvare “il rendiconto generale dell’esercizio 2006 proposto dal Consiglio Direttivo Provinciale”, poi approvato a maggioranza: 8 contro 7.
Sul piano organizzativo, l’organo direttivo della CRI foggiana si è insediato il 22 novembre del 2005 e il nuovo statuto è stato approvato nel luglio precedente. Sul piano meramente finanziario – è qui d’obbligo la sottolineatura – dubbi sulla gestione amministrativa dell’ente sono stati avanzati fin dal marzo 2003, dai tempi cioè della gestione commissariale, affidata alla stessa persona poi assurta alla Presidenza: Anna Maria Sarcinelli. Una nutrita schiera di componenti dell’assemblea chiede da anni fin di conoscere le procedure di assunzione dei Co.Co.Co. e dei Co.Co.Pro. – secondo lo statuto nazionale, in questo caso dovrebbe farsi un pubblico avviso – di comprendere le ragioni dell’utilizzo di talune imprese. Tematiche ribadite punto per punto nell’assemblea del giugno 2007 e che chiedono di squarciare il velo dell’oscurità sulle problematiche del 2006, così come era stato richiesto per i precedenti anni 2004 e 2005. Alcuni sono stati oggetto finanche di minacce. E’ il caso di un Consigliere – il cui nome resta rigidamente segreto anche per non recare preoccupazioni al suo nucleo familiare – a cui due mesi fa sono stati recapitati due proiettili e una missiva dai toni forti e chiari: “fatti i c….. tuoi”.
Tornando alle accuse di assunzioni clientelari, durante l’assemblea sono state date risposte vaghe o affatto suffragate da prove documentali, come risulta dai verbali redatti nell’occasione. Non sono state mostrate determine; è stato detto che i dipendenti erano stati assunti tramite il Centro per l’Impiego, ma non sarebbe vero; non sono state rese spiegazioni efficaci all’impiego di determinate imprese per lavori vari, non è stato documentato in alcun modo il residuo passivo di 60mila euro. Anzi, è stato spiegato con l’acquisto di un’autoambulanza, autorizzata dal direttore regionale CRI e non dal consiglio direttivo foggiano. Soprattutto ci sarebbero state obiezioni forti alla scelta operata dal direttore regionale a nominare come suo subdelegato un impiegato amministrativo locale e sui titoli concessi a quest’ultimo concessi di fare determine e conferire incarichi; e sull’approvazione del bilancio consuntivo senza alcuna relazione in merito.
Si aspetta ora di comprendere se sulla vicenda siano state avanzate richieste d’ispezione e verifiche amministrative, se sia stata inviata “informativa” alla Corte dei Conti sulle presunte irregolarità di bilancio e quanto siano vere le dimissioni dal CdA minacciate da coloro che hanno votato contro il Rendiconto Generale 2006.

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