STORIA DI ORDINARIA INGIUSTIZIA

La storia assurda del Maresciallo Lo Zito è in continua evoluzione e si cerca di aggiornarla continuamente.. i Provvedimenti dciplinari aumentano così come i Trasferimenti.. Il Blog contiene numerosissimi articoli e documenti scaricabili a prova dei fatti che vengono denunciati.. basta sfogliare le numerose pagine per rendersi cono...
BUONA LETTURA

venerdì 27 gennaio 2012

PRESENTAZIONE NUOVO DECRETO RIORDINO ENTI VIGILATI


 SANITA', FARINA COSCIONI (RADICALE) 
E COMELLINI (PDM):

PRESENTAZIONE NUOVO DECRETO RIORDINO ENTI VIGILATI CONFERMA CORRETTEZZA NOSTRA POSIZIONE SU ILLEGITTIMITA' SUPERAMENTO TERMINI LEGGE DELEGA 
E APRE STRADA ANNULLAMENTO 
CODICE ORDINAMENTO MILITARE.

Roma 27 gennaio 2012


 "La notizia che il ministero della Salute presenterà al Senato un nuovo decreto sul riordino degli enti da lui vigilati, tra cui anche la Croce Rossa Italiana (Cri), poiché il termine per la delega è scaduto e nel decreto Milleproroghe non è passata la proroga del termine non fa altro che confermare quanto, per voce della deputata radicale Maria Antonietta Farina Coscioni, avevamo segnalato nel corso del procedimento per l’espressione del parere sullo schema di decreto riguardante la riorganizzazione della Croce Rossa che ha interessato la XII^ Commissione, Affari sociali, della Camera.

La decisione del Governo quindi non solo conferma la correttezza della posizione sostenuta da Farina Coscioni sulla legalità degli atti e dei procedimenti parlamentari, ovvero l'impossibilità della Commissione di esprimersi per l'inutile decorrenza del termine del 24 novembre 2011, data entro la quale doveva essere emanato il decreto riguardante la Croce Rossa, ma apre la strada per ottenere in via giudiziale la dichiarazione di nullità di altri provvedimenti normativi.

Infatti, fu proprio lo stesso On. Palumbo, presidente della Commissione Affari sociali, a citare il decreto legislativo 15 marzo 2010, n. 66, Codice dell'Ordinamento militare, su indicazione degli uffici della Presidenza del Consiglio per avvalorare la possibilità di utilizzare la proroga di 60 giorni prevista dalla legge delega 183/2010 e quindi procedere nell'espressione del parere sullo schema di decreto di riorganizzazione della CRI in esame.

Questo strano accostamento di norme ci ha spinto a verificare l'iter seguito per l'emanazione del Codice ed è emerso che anche in quel caso il termine previsto dalla legge delega fu ampiamente superato. Il procedimento per ottenere la declaratoria di nullità del Codice è stato avviato già da alcune settimane in occasione di alcuni irrituali procedimenti disciplinari instaurati a carico di alcuni militari.

Adesso ci aspettiamo che il Governo prenda in seria considerazione quanto è avvenuto e adotti gli opportuni provvedimenti per rimuovere le illegalità che abbiamo evidenziato prima che gli effetti di un eventuale giudizio possano compromettere l'intero impianto normativo su cui poggiano molte pubbliche amministrazioni."

Dichiarazione del deputato radicale Maria Antonietta Farina Coscioni 

e di Luca Marco  Comellini (Pdm)




fonte

giovedì 26 gennaio 2012

BILANCI CRI ENTRO 30 MARZO E CONVOCAZIONE ELEZIONI ORGANI STATUTARI


On.le Coscioni
 CROCE ROSSA, 
FARINA COSCIONI 
E  COMELLINI (PDM):

GOVERNO ACCOGLIE 
NOSTRO ODG,
BILANCI CRI ENTRO 30 MARZO 
E CONVOCAZIONE ELEZIONI 
ORGANI STATUTARI



                                      Roma 26 gennaio 2012

Il Governo ha accolto favorevolmente l’Ordine del Giorno che il Pdm, tramite il deputato radicale Maria Antonietta Farina Coscioni, ha presentato nell’ambito della discussione per la conversione in legge del decreto “Milleproroghe” impegnandosi a dare completa e puntuale attuazione a quanto richiesto nelle premesse dell’atto e cioè che il compenso annuo lordo per il Commissario straordinario annualmente determinato in euro 229.489,43 sia ridotto nella misura del 50 per cento, anche al fine di evitare che la  nuova proroga concessa fino al 30 settembre 2012, resasi necessaria per non lasciare l'Ente privo del vertice, possa rappresentare una misura premiale per non aver eliminato le criticità organizzative e gestionali rilevate dalla Corte dei Conti e che detta proroga sia caratterizzata, con estrema chiarezza, dai compiti prioritari da assolvere entro scadenze temporali ben definite, consistenti nell'approvazione, entro il 30 marzo 2012, del bilancio complessivo dell'Ente relativo all'anno 2011 e delle convocazioni per l'elezione degli organi statutari ai vari livelli entro il primo giugno 2012.
“Il Governo accogliendo il nostro ordine del Giorno ha dato prova di coerenza e quindi, dopo aver bocciato solennemente lo schema di decreto di riorganizzazione dell’Associazione Croce Rossa per non incorrere anche nella violazione dei termini così come aveva segnalato il deputato radicale Farina Coscioni in Commissione Affari sociali della Camera, consigliamo al Commissario straordinario Avv. Rocca di dare puntuale e completa attuazione a quanto ora gli verrà richiesto in attuazione del nostro Ordine del Giorno.”
  
Dichiarazione del deputato radicale Maria Antonietta Farina Coscioni e di Luca Marco Comellini (Pdm)


La Camera,
   premesso che:
    negli ultimi 31 anni Croce Rossa Italiana è stata commissariata per quasi 25 anni e in base a quanto rilevato dalla Corte dei Conti la situazione economica attuale, tutto sommato, non si discosta di molto da quella che il commissario straordinario, Avvocato Francesco Rocca, ha trovato al suo insediamento nel mese di novembre del 2008;
    la relazione della Corte dei Conti sulla gestione finanziaria dell'Associazione Croce Rossa Italiana per gli esercizi dal 2005 al 2010, di cui alla Determinazione n. 117/2011, evidenzia che «attualmente persistono criticità organizzative e gestionali» consistenti nell'inesistenza di una dotazione organica del personale militare i cui oneri sono aumentati nel 2009 rispetto al 2008, nella notevole complessità organizzativa e gestionale che determina discrasie gestionali, nella mancata istituzione in tutte le sedi periferiche della Tesoreria unica, nell'incidenza dei residui attivi provenienti dagli esercizi pregressi che condizionano il risultato di amministrazione, con la conseguenza che l'avanzo di amministrazione realmente disponibile (per l'esercizio finanziario 2010) non è completamente utilizzabile, nell'esistenza di convenzioni «in perdita» per i servizi di pronto soccorso e trasporto infermi e infine nell'impatto negativo che la questione della Siciliana Servizi Emergenza SpA posta in liquidazione e della quale la Croce Rossa Italiana è socio unico ha avuto sui medesimi bilanci;
    l'evidente precarietà della situazione economica dell'Ente nel 2010 ha determinato un risultato finanziario complessivamente negativo per oltre 9 milioni di euro;
    la «meritocrazia» che dovrebbe essere ormai il principio cardine nella gestione delle pubbliche amministrazioni, e quindi degli enti da queste vigilati, imporrebbe, visto il tempo trascorso e i risultati ottenuti, che il compenso annuo lordo per il Commissario straordinario annualmente determinato in euro 229.489,43 sia ridotto nella misura del 50 per cento, anche al fine di evitare che questa nuova proroga, resasi necessaria per non lasciare l'Ente privo del vertice, possa rappresentare una misura premiale per non aver eliminato le criticità organizzative e gestionali poc'anzi citate;
    occorre che la proroga del mandato dell'attuale Commissario straordinario sia caratterizzata, con estrema chiarezza, dai compiti prioritari da assolvere entro scadenze temporali ben definite, consistenti nell'approvazione, entro il 30 marzo 2012, del bilancio complessivo dell'Ente relativo all'anno 2011 e delle convocazioni per l'elezione degli organi statutari ai vari livelli entro il 1o giugno 2012,
impegna il Governo
a porre in essere ogni utile azione affinché sia data completa e puntuale attuazione agli ultimi due capoversi della premessa.
9/4865-AR/10. Farina Coscioni, Maurizio Turco, Beltrandi, Bernardini, Mecacci, Zamparutti.

mercoledì 25 gennaio 2012

Richiesta di Chiarimenti sui fatti del CARA di Borgo Mezzanone (FG)


BERRETTA e RUSSO 



Allegato B

Seduta n. 575 del 24/1/2012
...
INTERNO

Interpellanza:

I sottoscritti chiedono di interpellare il Ministro dell'interno, per sapere - premesso che:
nell'anno 2009, il vice prefetto vicario della prefettura di Foggia dottor Michele Di Bari, ricopriva l'incarico di commissario della Croce rossa italiana, comitato provinciale di Foggia;
nell'anno 2009 il comitato provinciale della Croce rossa italiana, della provincia
di Foggia è soggetto gestore, con convenzione di affidamento diretto, da parte della prefettura della gestione del centro di accoglienza richiedenti asilo (CDA-CARA) di Borgo Mezzanone sito in provincia di Foggia;
la prefettura di Foggia in data 19 gennaio 2009 procedeva alla pubblicazione dell'evidenza pubblica di affidamento triennale del servizio di gestione del centro di accoglienza richiedenti asilo (CDA-CARA) di Borgo Mezzanone sito in provincia di Foggia;
il presidente della commissione di aggiudicazione di suddetta gara risulta essere il vice prefetto vicario della prefettura di Foggia dottor Michele Di Bari;
alla gara partecipano oltre al comitato provinciale di Foggia della Croce rossa italiana, il consorzio Connecting People, la cooperativa Albatros 1973, Consorzio cooperative sociali SISIFO, Arciconfraternita del S.S. Sacramento e di S. Trifone, Consorzio cooperative sociali Opus, Cooperativa Auxilum, Eriches 29;
la prefettura di Foggia in data 2 dicembre 2009 procedeva alla redazione dell'apposita graduatoria con aggiudicazione definitiva, ex articolo 11 del decreto legislativo n. 163 del 2006, a favore del consorzio Connecting People, mentre il comitato provinciale della Croce rossa italiana di Foggia risultava secondo in graduatoria;
a seguito dell'aggiudicazione della gara, la prefettura ritardava la stipula del contratto di gestione del centro che avveniva solo in data 28 gennaio 2010;
a seguito della procedura di aggiudicazione, il comitato provinciale della Croce rossa italiana di Foggia, ha presentato ricorso amministrativo al fine di pervenire all'annullamento di detta procedura di aggiudicazione gara;
in data 10 febbraio 2010 il T.A.R. Puglia, sezione di Bari, con ordinanza n. 111, rigettava l'istanza di sospensione dei provvedimenti impugnati dalla Croce rossa italiana, cosicché il 23 febbraio il Consorzio Connecting people subentrava nella gestione del centro di Borgo Mezzanone;
dal 19 gennaio 2009 al 23 febbraio 2010, le attività di gestione del centro continuavano ad essere svolte dal comitato provinciale della Croce rossa italiana di Foggia secondo i parametri individuati nella convenzione di gestione diretta precedentemente sottoscritta con la stessa prefettura di Foggia;
a seguito dell'insediamento nella gestione del centro di accoglienza richiedenti asilo, il consorzio Connecting People ha ricevuto numerose ispezioni da parte della prefettura di Foggia dalle quali non è emersa alcuna disfunzione o inadempienze nella gestione del centro;
nel marzo del 2010 il commissario straordinario della Croce rossa italiana, avvocato Francesco Rocca, con ordinanza commissariale n. 99, «considerata la situazione di potenziale conflitto di interessi del dott. Michele Di Bari» procedeva alla sostituzione dello stesso avocando a sé l'incarico;
a seguito di un lungo contenzioso amministrativo, il Consiglio di Stato in data 21 dicembre 2011 con sentenza dichiarava l'inefficacia del contratto stipulato tra la prefettura di Foggia ed il consorzio Connecting People;
la prefettura di Foggia, in ottemperanza alla suddetta sentenza del Consiglio di Stato, deve provvedere alla aggiudicazione definitiva e al subentro nel contratto del Comitato provinciale della Croce rossa italiana di Foggia, previa verifica dell'insussistenza a carico della stessa Croce rossa di Foggia di ogni eventuale impedimento alla stipula;
la prefettura di Foggia, nei giorni scorsi, ha proceduto alla aggiudicazione definitiva ed al subentro nella gestione come specificamente prevista dalla sentenza del Consiglio di Stato;
in data 15 luglio 2010 il TAR del Lazio, con la sentenza n. 32649, ha escluso la possibilità per la Croce rossa italiana di sottostare a procedure di evidenza pubblica con altri soggetti avendo essa la capacità giuridica di assumere la veste di parte in un rapporto instaurato con altro soggetto pubblico, ma solo a mezzo delle convenzioni all'uopo previste dal suo statuto, nelle quali non può ritenersi che possa rientrare anche l'appalto di servizi, potendo il rapporto convenzionale configurarsi in vari modi, ma non come appalto di servizi, postulante una natura imprenditoriale della stessa estranea alla Croce rossa (che non ha scopo di lucro ed ignora il rischio di impresa);
la suddetta decisione del TAR Lazio è stata impugnata dalla Croce rossa italiana, ma è stata pienamente confermata dal Consiglio di Stato, sez. III, il 9 agosto 2011, n. 4720;
nella succitata sentenza, depositata dal Consiglio di Stato in data 9 agosto 2011, il Consiglio di Stato ha avuto modo di precisare che: «...lo statuto vigente della C.R.I., approvato con D.P.C.M. 6 maggio 2005, n. 97 (atto normativo di livello regolamentare, ai sensi dell'articolo 17, comma 3, della 400/1988) all'articolo 2, comma 1, prevede un istituto diverso dal contratto di appalto quale strumento della collaborazione della C.R.I. con le pubbliche amministrazioni, per l'espletamento dei servizi sociali, assistenziali e sanitari. Ciò che lo statuto preclude, insomma, non è la partecipazione alle gare in sé e per sé, ma la stipulazione di contratti di appalto» -:
se quanto esposto in premessa corrisponda al vero;
se non ritenga che rappresenti un palese conflitto di interesse la posizione del vice prefetto vicario dottor Michele Di Bari, che pur ricoprendo l'incarico di commissario del comitato provinciale della Croce rossa italiana, presiedeva la commissione di aggiudicazione per la gestione triennale del centro di accoglienza richiedenti asilo (CDA-CARA) di Borgo Mezzanone;
con quali iniziative e controlli intenda approfondire tali conflitti di interesse e per evitare che in futuro possano essere riproducibili tali situazioni di intrecci tra prestazioni di servizi e organismi di controllo sugli stessi;
se non ritenga che, a seguito della sentenza n. 32649 del TAR del 15 luglio 2010 e del conseguente pronunciamento del Consiglio di Stato, la prefettura di Foggia non avrebbe potuto procedere alla stipula del contratto di appalto in favore della Croce rossa italiana, per la gestione triennale del centro di accoglienza richiedenti asilo (CDA-CARA) di Borgo Mezzanone;
se non ritenga, in considerazione di quanto illustrato in premessa e dell'ulteriore contenzioso che potrebbe scaturire a carico della prefettura di Foggia di promuovere iniziative volte a verificare la correttezza delle procedure di gara e di aggiudicazione;
se non ritenga di promuovere iniziative per giungere ad una nuova procedura di gara per l'affidamento del servizio di gestione del centro di accoglienza richiedenti asilo (CDA-CARA) di Borgo Mezzanone sito in provincia di Foggia.
(2-01331)



 cplogo

Ad integrare la cronistoria della contesa sulla gestione del Cara di Borgo Mezzanone tra la Croce Rossa Italiana e Connecting People,
riportiamo alcuni estratti dagli atti della Camera e del Senato che segnalano diverse irregolarità nell’amministrazione della CRI foggiana.

venerdì 20 gennaio 2012

Patrimonio Immobiliare della Croce Rossa ( INTERROGAZIONE )

 

Pubblicato il 18 gennaio 2012
Seduta n. 658

LANNUTTI - Ai Ministri dell'economia e delle finanze, 
della salute e della difesa. -
Premesso che:
con diverse ordinanze commissariali (OC) vengono posti in vendita diversi immobili facenti parte del patrimonio immobiliare dell'Associazione italiana della Croce rossa, si citano quali esempi: OC n. 611711 del 14 dicembre 2011, immobile in Roma; OC n. 613 del 14 dicembre 2011, immobile sito a La Spezia; OC n. 612 del 14 dicembre 2011, immobile sito ad Imperia; OC n. 648 del 29 dicembre 2011; due immobili siti in Roma; OC n. 610 del 14 dicembre 2011, immobile e tre appezzamenti di terreno siti a Verbania; OC n. 614 del 14 dicembre 2011, immobile sito ad Arcola (La Spezia);
le ordinaze del commissario straordinario, avvocato Francesco Rocca, vengono pubblicate sul sito istituzionale dell'ente in un'area dedicata con password d'accesso;
l'Associazione è ente di diritto pubblico, pertanto assoggettata a tutte le norme di trasparenza e di pubblicità dei propri atti;
si evince, dalle relazioni allegate ai rendiconti generali della Croce rossa italiana (CRI), la difficoltà dell'ente ad ottenere, nei tempi debiti, la rendicontazione dei bilanci dei comitati locali, provinciali e regionali per carenza di idonei profili amministrativi o addirittura di dipendenti amministrativi nelle realtà locali; ma contemporaneamente si richiede, con ripetute lettere a firma del direttore generale, dottoressa Ravaioli, tali dati, che dovrebbero essere comunque già in possesso del Comitato centrale, come ad esempio dati relativi ai beni immobili di proprietà e ai beni immobili di terzi in comodato d'uso in quanto il patrimonio dell'ente è unico e attualmente non divisibile e acquisti, autorizzazione ad affitti o a comodati d'uso devono comunque essere autorizzati con apposita ordinanza dal commissario straordinario;
la CRI si è dotata di un sistema di contabilità integrata (SICOM) che di fatto accentra sul sistema informatico anche i bilanci, i dati patrimoniali dei beni mobili ed immobili;
su tale sistema vengono certificati i bilanci attraverso i revisori dei conti; il Ministero dell'economia e delle finanze ha messo a disposizione tali bilanci a titolo oneroso in ogni comitato e pertanto il Comitato centrale è permanentemente a conoscenza delle singole spese di ogni singola unità CRI;
ripetutamente il comitato centrale ha richiesto alle unità periferiche, che a dire del commissario sono sprovviste di personale amministrativo, l'elenco del personale dipendente in servizio sia civile che militare, dati già in possesso del comitato centrale visto che le buste paga vengono mensilmente predisposte dai competenti uffici del comitato centrale;
risulta all'interrogante che:
il bilancio preventivo 2012, recentemente approvato dai Ministeri vigilanti sia stato predisposto dal comitato centrale attraverso la trasposizione dei dati del bilancio di previsione 2011, senza nei fatti verificare le effettive esigenze dei comitati territoriali, variazioni che sono da ritenersi strategiche visti i progetti di riforma in itinere e le nuove emergenze che la CRI dovrà comunque affrontare;
il commissario straordinario abbia convocato a Roma per il 27 gennaio 2011 una riunione plenaria di tutti i commissari regionali, provinciali, dei vertici nazionali delle componenti volontaristiche e dei direttori regionali per consultarsi sulle problematiche economico-finanziarie dell'Associazione,
si chiede di sapere:
se al Governo risulti quali iniziative il commissario straordinario intenda assumere sul reinvestimento del patrimonio immobiliare posto in vendita e con quali modalità il ricavato dalla vendita del patrimonio immobiliare possa ritrovare reinvestimento sul comitato che ha avuto in dono il bene;

se il Governo non intenda adottare le opportune iniziative al fine di verificare che le operazioni di vendita avvengano correttamente e altrettanto correttamente sia esplicato il reinvestimento sul territorio;

quali azioni intenda intraprendere sulla pubblicità degli atti (ordinanze) emesse a qualunque livello dalla CRI (locale, provinciale, regionale e nazionale);

se siano state intraprese iniziative nei confronti dei commissari CRI che a qualunque livello non hanno adempiuto ad inviare, nei tempi previsti dalla legge, i bilanci preventivi e i consolidati;

quali azioni intenda assumere affinché ogni comitato locale, che gode di ampie autonomie, sia dotato di idonee figure professionali amministrative e se queste possano essere a carico del comitato centrale in considerazione del fatto che gode di un ampio finanziamento da diversi Ministeri;

se risultino i motivi per cui il comitato centrale continua a richiedere dei dati già in proprio possesso (relativi al personale e al patrimonio);

se risulti quale beneficio ha ottenuto l'ente dal sistema SICOM e dalla convenzione onerosa con il Ministero dell'economia per la messa a disposizione di revisori dei conti, se la struttura centrale non riesce a gestire i dati che vengono inseriti dai vari comitati sul sistema centralizzato SICOM;

se risulti possibile che il comitato centrale abbia bisogno di fare ripetute ricognizioni sul personale dipendente CRI, sia civile che militare, se mensilmente predispone le buste paga su dati che, sempre mensilmente, le unità periferiche trasmettono per predisporre le stesse buste paga;

se non ritenga, infine, utile valutare la sostituzione dell'attuale vertice commissariale, che, a giudizio dell'interrogante, ha manifestato, in questi anni di commissariamento, di non aver prodotto alcun miglioramento gestionale dell'ente, nonché procedere ad un riordino dell'ente riportandolo ai compiti istituzionali.

mercoledì 18 gennaio 2012

424 - Riorganizzazione della CRI.

12ª Igiene e sanità - Scheda di seduta

Seduta n. 301
Mercoledì 18 gennaio 2012 (15,15 - 16,15)


Esame. Dopo la relazione da parte dei senatori SACCOMANNO e BOSONE, non essendovi interventi né in discussione né in dichiarazioni di voto, la Commissione ha approvato uno schema di parere contrario.
 
 
 

domenica 1 gennaio 2012

"CROCE ROSSA RIFORMA IMPOSSIBILE E MILITARI SENZA REGOLE"

 GOVERNO, PDM: 
"CROCE ROSSA RIFORMA IMPOSSIBILE E MILITARI SENZA REGOLE" 

 "C’E’ UN PROBLEMA DI LEGALITA’ NEGLI ATTI PROMULGATI SENZA RISPETTARE I TERMINI STABILITI DALLE LEGGI DELEGA"

Luca Comellini
  "È illegittima l’emanazione di un decreto legislativo oltre il termine stabilito dalla legge delega. Lo avevamo detto a chiare lettere solo qualche giorno fa e mercoledì scorso durante la seduta della XII^ Commissione (Affari sociali) della Camera in occasione dell’esame dello “Schema di decreto legislativo recante riorganizzazione dell'Associazione italiana della Croce rossa. Atto n. 424” trasmesso per il parere parlòamentare, è arrivata la puntuale conferma da parte del Ministro  della salute Renato Balduzzi.

"Il Ministro della salute dichiarando che il Governo «è disponibile a valutare l'opportunità di prorogare il termine per l'esercizio della delega, anche al fine di superare ogni possibile incertezza sull'effettiva scadenza di tale termine» ha voluto confermare quanto sostenuto il giorno       precedente nella medesima sede dal deputato radicale Maria Antonietta Farina Coscioni, che ha fatto suo  il parere legale del nostro consulente per le questioni militari e amministrative, Avv. Marco Napoli, in merito all’illegittimità dell’emanazione oltre il termine già scaduto stabilito dalla legge delega del decreto legislativo sulla Croce Rossa.

Quindi, Indirettamente, il Governo ha voluto anche confermare quanto sostenuto nei giorni scorsi dal Segretario del Pdm Luca Marco Comellini in merito all’illegittimità del Codice dell’ordinamento militare emanato con il decreto legislativo 15 marzo 2010, n. 66. Infatti, per l’analogia dell’iter procedurale seguito fino alla sua emanazione, il Codice potrebbe essere dichiarato nullo qualora la questione fosse rimessa alla valutazione della Corte Costituzionale che già in passato ha avuto modo di precisare e chiarire i principi dell’articolo 76 della Costituzione.

Ne il Governo, ne le Commissioni Parlamentari, possono decidere di avvalersi del periodo di proroga stabilito dalla legge delega quando non si sia verificata la sola condizione a ciò prevista, e cioè che la scadenza del termine ultimo per l’espressione del parere parlamentare cada nei trenta giorni che precedono il termine per l’esercizio della delega.
Maria Antonietta Coscioni

La questione potrebbe quindi assumere una rilevanza devastante su tutti gli atti compiuti dal Ministero della Difesa dal 9 ottobre 2010 ad oggi per effetto di una ineludibile dichiarazione di nullità del Codice.
Questi fatti, comunque, dimostrano ancora una volta che nel nostro Paese vi è una prepotente questione di legalità da affrontare, e da risolvere, prima che sia troppo tardi."