STORIA DI ORDINARIA INGIUSTIZIA

La storia assurda del Maresciallo Lo Zito è in continua evoluzione e si cerca di aggiornarla continuamente.. i Provvedimenti dciplinari aumentano così come i Trasferimenti.. Il Blog contiene numerosissimi articoli e documenti scaricabili a prova dei fatti che vengono denunciati.. basta sfogliare le numerose pagine per rendersi cono...
BUONA LETTURA

giovedì 10 maggio 2012

L'AQUILA: BUFERA GIUDIZIARIA SULLA CROCE ROSSA



  CONSIGLIO DI STATO
ILLEGITTIMA
CACCIATA 
DI SIGISMONDI





L'AQUILA - Burrasca nella Croce rossa dell'Aquila: i vertici attuali rischiano di saltare in favore dell'ex commissario provinciale Luigi Sigismondi, defenestrato dal suo incarico nell'agosto del 2009.
L'incarico di Sigismondi è stato poi assunto da Carla Lettere, avvocato aquilano, dietro suggerimento della responsabile regionale della Cri, Maria Teresa Letta, sorella dell'ex sottosegretario Gianni Letta, braccio destro di Silvio Berlusconi.
  Sigismondi ha ottenuto definitivamente dal Consiglio di Stato una sentenza che stabilisce che il suo allontamento dall'organismo, deciso dal commissario straordinario nazionale, Francesco Rocca, era illegittimo.
Per i giudici amministrativi "il provvedimento è carente sotto il profilo di una compiuta indagine in ordine agli elementi contestati e della conseguente motivazione", perciò Sigismondi deve tornare al suo posto.

La vicenda ha origine all'indomani del terremoto dell'Aquila, nel luglio 2009: con una nota Rocca aveva mosso una serie di addebiti a Sigismondi tra cui "la precarietà del parco automezzi del comitato provinciale, la richiesta di copertura di spese non legate all’emergenza terremoto, l’eccessivo presenzialismo, l’assenza dalla gestione dell’emergenza, l’assunzione di iniziative proprie, solitarie e scoordinate e il disinteresse per le attività dei volontari".
Accuse molte pesanti, ma per il Tar e per il Consiglio di Stato immotivate, in seguito alle quali il commissario nazionale aveva avviato un procedimento necessario alla verifica della sussistenza delle condizioni minime perché Sigismondi potesse continuare a guidare la Croce rossa dell'Aquila.
Le controdeduzioni formulate a riguardo e il piano di rilancio inviato dall'ex commissario provinciale a Roma erano state respinte, da qui la destituzione di Sigismondi e la nomina, al suo posto, della Lettere.
Una decisione impugnata davanti al Tar Lazio, che ha bocciato il commissariamento, e confermata dal Consiglio di Stato.
In sua difesa Sigismondi ha portato una lettera del maggio 2009 indirizzata dalla Letta ai responsabili provinciali come ringraziamento per quanto era stato fatto in occasione del sisma, nonché le dichiarazioni di apprezzamento rilasciate dallo stesso commissario straordinario in un'intervista su un quotidiano locale.


La Croce rossa, 
nei due gradi di giudizio, 
è stata condannata 
al pagamento complessivo 
di 5 mila euro di spese legali.

Fonte

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