Nella Croce Rossa Abruzzese avvengono delle irregolarità amministrativo-contabili. A denunciarle è il maresciallo Vincenzo Lo Zito, dipendente CRI, a compierle è la Presidente Maria Teresa Letta la quale ha anche provveduto al 2° Trasferimento per incompatibilità ambientale dello stesso. I fatti contestati dal maresciallo, toccano diverse sfere, dell’agire nella pubblica amministrazione ma attengono sempre alla stessa persona che vuole tutto sotto il suo controllo e la sua direzione.
STORIA DI ORDINARIA INGIUSTIZIA
La storia assurda del Maresciallo Lo Zito è in continua evoluzione e si cerca di aggiornarla continuamente.. i Provvedimenti dciplinari aumentano così come i Trasferimenti.. Il Blog contiene numerosissimi articoli e documenti scaricabili a prova dei fatti che vengono denunciati.. basta sfogliare le numerose pagine per rendersi cono...
BUONA LETTURA
sabato 29 agosto 2009
Si riesce a trasferire il Conto Corrente da Avezzano a L'Aquila e tentare d bloccare la firma illegale della Presidente con notevoli difficoltà.....
In seguito alle mie segnalazioni anche la solerte Direttrice si rende conto che la Presidente gestisce i fondi del Comitato regionale Abruzzo con sede a L'Aquila in una Banca ad Avezzano sua citta di residenza.... e inizia immediatamente a cercare di ristabilire la correttezza trasferendo il conto a L'Aquila e togliere la firma illegale della Presidente con notevoli difficolta....
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Maresciallo, intendo esprimerLe tutta la mia solidarietà ed ammirazione per l'azione moralizzatrice da Lei compiuta, nonchè per il Suo coraggio.
RispondiEliminaSe ci fossero più persone come Lei, all'interno delle varie istituzioni, questo nostro Paese sarebbe un luogo senz'altro vivibile.
Manca, invece, tranne poche seppure degnissime eccezioni, anche la semplice IDEA di che cosa possano essere il bene comune e lo spirito di servizio.
Trionfa l'intrallazzo, che molti considerano spirito di iniziativa; regna la battutina, che troppi spacciano per dialettica.
Un caro saluto
Riccardo
Innanzitutto esprimo la mia totale solidarietà sulla giustizia, e vorrei esprimere delle domande che mi vengono:
RispondiEliminaNon capisco se le è stata posta una denuncia e per di più da un maresciallo dei carabinieri, come questa persona non è chiamata in comando e sospesa dall'incarico momentaneamente? e se le accuse sono veritiere non sono motivo di sospenzione dall'incarico o anche la direttrice ha un lodo che non la muova dala sua poltrona?
Illustre Sig. Anonimo.. se vuole essere più chiaro con le sue domande sono felicissimo di risponderle... me le ponga direttamente e mirate.. grazie
RispondiEliminaUBI MAIOR < mafia >
RispondiEliminaMINOR CE$$AT < Vincenzo >
Buon giorno.
Se il buongiorno si vede dal mattino, in un paese "normale" con molto meno di quel che si legge in questi documenti, magistratura e Corte dei Conti sarebbero già molto avanti colle indagini. Invece (in questo Paese di minkia, fasciopositivo e a parti invertite) sembra che il delinquente debba essere chi non sta allo sporco gioco, Vincenzo Lo Zito.
Fantastico, no???
Siccome ho vissuto vicende di mafia "dei colletti bianchi" analoghe, sono curioso di vedere che ne è del "collegio" dei c.d. "Revisori dei Conti", ossia se davvero Re-Visionano (calclatrice e C.P. alla mano) oppure se vanno in gita e a cena come fece a suo tempo la "allegra commissione di Controllo" ministeriale di cui raccontò Marco Paolini nel capolavoro di monologo "Vajont".
Ri-visionatelo, ne vale abbondantemente la PENA*
(*= perché è davvero una PENA, sentire di allora e leggere di ADE$$O)
Detto ciò, Vincenzo non ha ragione. Ha 1.000 volte, RAGIONE. Non 'una'.
Ed è per questo che va sostenuto, e la sua storia, e questa ABERRANTE GESTIONE di CRI va DIVULGATA mentre i "tempi di Giustizia" fanno il loro corso. Il tempo, che non è per nulla "galantuomo" come dicono, è COMUNQUE dalla parte delle mafie. E dei maiali che ad esse si ispirano. E che sfruttano la legge e le "cariche elettive" - di solito ottenute via amici o "voti di scambio" - per restare impuniti e intoccabili, grazie a dei vigliacchi come LORO, ben protetti da muri di carte bollate e collusioni assortite.
La storia di Vincenzo, e di mille altri/e come lui che non si rassegnano alla FOGNA MORALE e ISTITUZIONALE in cui li/le vorrebbero costringere ha l'unica variante, più vomitevole ancora, di svolgersi in seno ad un organismo dalla "benemerita" facciata. Io non ho il dono della fede (né ci tengo MINIMAMENTE ad averlo), ma ricordo la allusione cattolica ai "sepolcri imbiancati".
Dai documenti da LORO (i mafiosi di turno) PRODOTTI, e che Vincenzo ci segnala, emana lo stesso FETORE.
Io chiamo le cose col loro nome, come mi hanno insegnato i miei. Questa si chiama MAFIA.
Vincenzo è una VITTIMA di MAFIA. Di una associazione a delinquere di stampo mafioso. Il simbolo dietro cui questa gente opera, si travisa, sfrutta non fa che rendere più INACCETTABILE e RIVOLTANTE quanto sta accadendo e che Vincenzo vive.
Ultima nota, e concludo, questa banda di LADRI (fino a prova contraria, LADRI e PARA$$ITI) ha anche l'incommensurabile vantaggio di fare querele e danni (qui il ladro querela la guardia, per essere chiari) a costo zero. Vincenzo deve fare debiti, lui, per "difendersi" da una querela suicida.
E ho detto tutto.
Anzi, no: CHE VADANO AFFANCULO (per cominciare)
Tiziano Dal Farra, Udine.
Volontario (quando ho tempo) del 118 FVG
"non CRI" appunto per questo tipo di 'puzza'
tiziano@vajont.info
Ciao