da: La Repubblica Roma.it
Chiesta la condanna per l'ex presidente della Regione Francesco Storace e altre 8 persone coinvolte a vario titolo nel cosiddetto "Laziogate". La vicenda giudiziaria è quella relativa al presunto accesso, avvenuto nel marzo del 2005, tramite i computer di Laziomatica, al sistema informatizzato dell'anagrafe capitolina per boicottare alla competizione elettorale regionale del Lazio, tramite la sottoscrizione di firme false, la lista Alternativa Sociale di Alessandra Mussolini.
In particolare la procura ha formulato le seguenti richieste di condanne: due anni di reclusione per Storace, tre anni e sei mesi per l'allora portavoce di Storace, Nicolò Accame, tre anni per l'ex direttore tecnico di Laziomatica (oggi Lait spa) Mirko Maceri, 2 anni e due mesi per l'investigatore privato Pierpaolo Pasqua, due anni per Tiziana Perreca, persona vicina all'entourage di Storace, Nicola Santoro (figlio del giudice che decretò l'esclusione di Alternativa Sociale dalle amministrative del 2005) e per
l'Avvocato
Romolo Reboa
(clicca sul nome per il curriculum vitae)
componente del
Collegio Unico dei Revisori dei Conti
della Croce Rossa Italiana
Nella Croce Rossa Abruzzese avvengono delle irregolarità amministrativo-contabili. A denunciarle è il maresciallo Vincenzo Lo Zito, dipendente CRI, a compierle è la Presidente Maria Teresa Letta la quale ha anche provveduto al 2° Trasferimento per incompatibilità ambientale dello stesso. I fatti contestati dal maresciallo, toccano diverse sfere, dell’agire nella pubblica amministrazione ma attengono sempre alla stessa persona che vuole tutto sotto il suo controllo e la sua direzione.
STORIA DI ORDINARIA INGIUSTIZIA
La storia assurda del Maresciallo Lo Zito è in continua evoluzione e si cerca di aggiornarla continuamente.. i Provvedimenti dciplinari aumentano così come i Trasferimenti.. Il Blog contiene numerosissimi articoli e documenti scaricabili a prova dei fatti che vengono denunciati.. basta sfogliare le numerose pagine per rendersi cono...
BUONA LETTURA
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