STORIA DI ORDINARIA INGIUSTIZIA

La storia assurda del Maresciallo Lo Zito è in continua evoluzione e si cerca di aggiornarla continuamente.. i Provvedimenti dciplinari aumentano così come i Trasferimenti.. Il Blog contiene numerosissimi articoli e documenti scaricabili a prova dei fatti che vengono denunciati.. basta sfogliare le numerose pagine per rendersi cono...
BUONA LETTURA

venerdì 5 marzo 2010

Interrogazione parlamentare a risposta scritta 4-06344

Interrogazione a risposta scritta 4-06344
presentata da
MAURIZIO TURCO
martedì 2 marzo 2010, seduta n.292

MAURIZIO TURCO,
BELTRANDI, BERNARDINI, FARINA COSCIONI, MECACCI e ZAMPARUTTI. -

Al Ministro della salute, al Ministro dell'economia e delle finanze, al Ministro della difesa.

- Per sapere - premesso che:

il Maresciallo capo Vincenzo Lo Zito, è un dipendente della Croce Rossa Italiana corpo militare, in servizio presso il Comitato regionale Abruzzo dell'Aquila con incarico di funzionario amministrativo qualifica C2;

il militare nello svolgimento del proprio incarico è venuto a conoscenza di presunte irregolarità amministrativo-contabili, rilevate all'interno del comitato regionale Abruzzo de L'Aquila, commesse da parte dei presidenti che ha prontamente provveduto a segnalare ai vertici della Croce rossa italiana fin dal 14 giugno 2007 e, successivamente alle Procure della Repubblica de L'Aquila (16 maggio 2008) e Campobasso (14 luglio 2008) nonché alla Corte dei Conti (16 maggio 2008);

il Presidente del comitato regionale Abruzzo, dottoressa Maria Teresa Letta, con la nota prot. 22/08 del 5 gennaio 2008, indirizzata al direttore nazionale del corpo militare della Croce rossa italiana, colonnello Piero Ridolfi, richiedeva l'immediato allontanamento del Maresciallo Lo Zito facendo presente al destinatario della missiva che «ad una richiesta di mio intervento a favore di un Militare della C.R.I. da lei segnalatomi, la mia risposta è stata concreta e immediata!!»;

con la nota protocollo 056/2008 del 22 gennaio 2008 il maresciallo Lo Zito informava la Procura militare presso il Tribunale militare di Roma degli avvenimenti di cui era venuto a conoscenza riguardo alla richiesta, avanzata dal Presidente del comitato regionale Abruzzo, di un suo allontanamento dalla sede di servizio;

nella segnalazione inviata dal maresciallo Lo Zito alla procura della Repubblica de L'Aquila il 16 maggio 2008, il militare ha scritto che «Contrariamente a quanto dettato dal suddetto regolamento e dalla richiamata normativa, il comitato regionale Abruzzo de L'Aquila, ha un conto corrente bancario aperto presso la Banca Toscana con sede in Avezzano, luogo di residenza della Presidente, dove risulta depositata la firma sia della Presidente che di una dipendente a tempo determinato tale Giuseppina Angelino, le quali gestiscono autonomamente i pagamenti dell'unità apponendo le proprie firme sui «mandati di pagamento» e «reversali d'incasso». La signora Angelino, infatti, appone la propria firma in qualità di «Responsabile Amministrativo», nonostante in Sede sia assegnato un Direttore Regionale che, secondo quanto stabilito dall'articolo 32 dello Statuto CRI e dall'articolo 48 del regolamento, è l'unico autorizzato ad effettuare tali operazioni. I mandati di pagamento vengono emessi per spese varie dove non esiste né un impegno di spesa, né una regolare gara per l'individuazione della ditta fornitrice, ma esclusivamente a fronte di contatti diretti tra la presidente e la ditta fornitrice. Basti pensare che anche l'acquisto della minuta cancelleria da utilizzare al Comitato Regionale a L'Aquila viene effettuato solo ed esclusivamente dalla Presidente sempre nello stesso negozio di Avezzano... e tenendo opportunamente all'oscuro il Direttore regionale e gli uffici amministrativi del Comitato. È stata ultimamente effettuata una ispezione da parte di alcuni membri del collegio unico dei revisori, di stanza al comitato centrale di Roma, in data 14 marzo 2008 e nonostante fossero rimasti stupefatti dal rilievo dei numerosi illeciti evidenziati, dopo essere stati portati a pranzo dalla Presidente, al loro ritorno hanno immediatamente sospeso l'ispezione e sono rientrati a Roma abbandonando sul mio tavolo tutte le fotocopie degli atti illegali riscontrati (fatture, mandati di pagamento, spese varie senza motivazioni, eccetera) con la promessa che sarebbero tornati di li a qualche giorno. Alla data odierna ancora non si è visto nessuno, ne sono stati presi dei provvedimenti di qualsiasi genere, ... le conclusioni appaiono ovvie!!!»;

le presunte irregolarità riscontrate dal militare riguarderebbero la gestione del Comitato Locale Abruzzo da parte della signora Maria Teresa Letta la quale avrebbe firmato alcuni mandati di pagamento e avrebbe gestito direttamente e in modo autonomo due conti correnti bancari radicati presso la Banca Toscana, Agenzia di Avezzano (AQ), intestati al comitato locale di Avezzano il primo e al comitato regionale Abruzzo il secondo, contrariamente a quanto espressamente disposto dal regolamento di amministrazione della Croce Rossa, approvato con Delibera n. 7 del 20 febbraio 2008 del Comitato Centrale della Croce rossa italiana, che all'articolo 48, comma 2, stabilisce che «Le reversali d'incasso e i mandati di pagamento tratti sull'istituto cassiere sono firmati per il Comitato regionale dal direttore regionale per i comitati provinciali dai rispettivi presidenti o dal personale amministrativo all'uopo delegato di ruolo od a contratto a tempo indeterminato. In mancanza del Direttore Regionale il Presidente nominerà un dipendente con incarico temporaneo rinnovabile.»;

risulta agli interroganti che proprio il direttore regionale del comitato regionale Abruzzo, Dott.ssa M. Rita Salvetti, aveva più volte lamentato l'anomalia gestionale e le irregolarità sia alla Banca dove era radicato il C/C del Comitato Regionale Abruzzo, che alla sede centrale della Croce Rossa Italiana;

risulta agli interroganti che il maresciallo Lo Zito nelle more della vicenda sia stato costretto a ricorrere alle cure mediche e sottoporsi ad un delicato intervento chirurgico a seguito del quale la Commissione Medica del IX Centro di Mobilitazione di Roma in data 29 settembre 2009 con Verbale ML/ID/CRI n. 7/B, lo ha giudicato idoneo ai soli servizi territoriali se svolti nell'ambito della propria residenza, con esclusione dai servizi gravosi e di guida permanentemente;

con l'Ordinanza Commissariale n. 418/09 del 30 dicembre 2009, il Commissario Straordinario avvocato Francesco Rocca ha ordinato all'ispettore nazionale del Corpo militare facente funzioni, colonnello Roberto Orchi, di avviare la procedura per avviare un «provvedimento disciplinare di stato» nei confronti del maresciallo capo Vincenzo Lo Zito avendolo indicato come il responsabile di alcune dichiarazione pubblicate sul web e ritenute lesive per il prestigio del Corpo militare e della Croce Rossa Italiana;

la vicenda in narrativa ha avuto un notevole risalto sulle maggiori riviste e quotidiani a carattere nazionale;

a parere degli interroganti è chiaro che il militare in premessa, per il solo fatto di aver adempiuto con elevata professionalità e senso di responsabilità ai propri doveri, è divenuto oggetto di particolari attenzioni da parte del presidente del comitato regionale Abruzzo e, successivamente, dal Commissario straordinario che, invece di fornire adeguate risposte ai rilievi segnalati ha preferito avviare un procedimento disciplinare di stato -:

se i Ministri in indirizzo siano a conoscenza dei fatti narrati e se non ritengano opportuno, ciascuno secondo le proprie competenze, istituire con la massima urgenza consentita una commissione interministeriale per verificare l'eventuale sussistenza la gravità e l'entità dei fatti segnalati dal militare in premessa, quali siano gli immediati provvedimenti che intendano emanare per ristabilire legalità e trasparenza nella Croce rossa Italiana in particolare nel comitato regionale Abruzzo;

se sia stata svolta, da chi e con quali risultati l'ispezione riferita nella denuncia citata in premessa;

quali siano i dati riportati nei bilanci del comitato Regionale Abruzzo per gli anni 2007, 2008 e 2009;

quante siano le reversali d'incasso e i mandati di pagamento tratti sull'istituto cassiere e per quali importi risultino essere stati firmati dal Presidente del comitato regionale abruzzo della Croce rossa Italiana, dottoressa Maria Teresa Letta e quanti dalla dipendente Giuseppina Angelino;

se presso le procure interessate siano state avviate indagini sui fatti narrati in premessa.(4-06344)

10 commenti:

  1. Chissà se qualche ministro si degnerà di rispondere...

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  2. Sicuramente si interesserà un sottosegretario alla Presidenza del Consiglio.
    Indovinate chi??????????????????

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  3. oh! là finalmenteeeeeeeeeee era ora

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  4. se non si fa' una profonda pulizia del marcio non ne usciremo piu'. grazie a dio che ci sono uomini come il maresciallo LO ZITO. biagio b

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  5. mi vergogno di continuare a far parte di un'orgnizzazione mafiosa di tale levatura che si nasconde dietro una bandiera che per antonomasia dovrebbe essere garante delle categorie più debol e solidale con i bisognosi! Verrà il giorno in cui il Maresciallo Lo Zito trionferà... Sono in imbarazzo dal non poter fare nulla per aiutarLo nella sua giusta ed onorevole lotta.

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  6. Alla fine i nodi vengono al pettine....................................!
    E' solo una questione di tempo.

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  7. Ti ammiro e mi dispiaccio di non poterti aiutare ho paura di ritorsioni come gia accaduto a suo tempo e non ho soldi per difendermi.

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  8. sei comunque un grande! Tutti noi dovremmo essere come te!! Poi vedi come scappano i soliti noti...

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  9. Con tutte le porcate in ambito governativo (l'ultima quella sul legittimo impedimento!) non mi sorprendono più di tanto le vicende di Vincenzo Lo Zito. Ormai l'aria è satura di fetore di escrementi che infestano le istituzioni (non risparmiano neppure i TG - minzolini docet) e tutto ciò che ruota attorno alla cosa pubblica. Ben venga, dunque, la dura battaglia di Vincenzo contro un potere ammorbato di perbenismo, di nepotismo, di corruzione, mignottocratico (per dirla con Guzzanti padre). Giovanni Di Nino/Sulmona

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  10. Maria Teresa Letta (la sorella di Gianni Letta!)fa queste cose? Voglio proprio vedere che cosa risponderà il governo.

    Roberto

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