Le Commissioni sanità riprendono l’esame del decreto di riordino della CRI.
I lavori si erano interrotti con l’approvazione di un emendamento di
proroga al 30 settembre del termine per l’esercizio della delega scaduta
a giugno. Per il Servizio Bilancio dello Stato c’è problema di
copertura economica

A che punto sono i lavori parlamentari? Per il momento siamo fermi all’approvazione, avvenuta a metà luglio, in Senato di un emendamento per prorogare al 30 settembre il termine per l’esercizio della delega scaduto il 30 giugno. E sulla legittimità dell’esercizio della delega, scaduta di circa due settimane, vari organi delle Camere a partire dalle due presidenze avevano espresso i loro dubbi, tutt’ora irrisolti.
Politicamente la Lega Nord è quelle più critica sul provvedimento e nel corso del dibattito parlamentare ha ricordato alcune anomalie concernenti la gestione della Croce rossa italiana: “il commissariamento avvenuto per 17 degli ultimi 25 anni, il debito pari a 355 milioni di euro, il fatto che la Corte dei conti non controlli un bilancio dal 2005”.

Il Governo, quindi si è detto “disponibile ad attendere il parere parlamentare per tenerne conto non solo formalmente ma considerandolo un contributo sostanziale al riordino medesimo”. Balduzzi, ricordando che sul testo all'esame delle Commissioni si è espressa anche la Conferenza unificata delle Regioni, ha detto che il confronto “pur non facile, è senz'altro aperto al contributo di tutti”.
La scorsa settimana il Servizio Bilancio dello Stato ha pubblicato la relazione tecnica per la verifica delle disposizioni di copertura. Il documento si conclude in questo modo: “In merito ai profilii di copertura finanziaria, con riferimento all’articolo 8 dello schema di decreto si osserva quanto segue. Da un’interrogazione effettuata al sistema informativo della Ragioneria generale dello Stato risulta che, con riferimento all’esercizio finanziario 2011, le risorse iscritte nel bilancio dello Stato da destinare alla Croce rossa italiana ammontano a circa 103 milioni di euro e sono iscritte: nei capitoli 2265 e 9530 dello stato di previsione relativo al Ministero dell’economia e delle finanze; nel capitolo 1356 dello stato di previsione relativo al Ministero della difesa; nei capitoli 2420 e 3453 dello stato di previsione del Ministero della salute. Posto che la relazione tecnica quantifica, invece, in 180 milioni di euro il complesso dei contributi iscritti nel bilancio dello Stato da destinare alla Croce rossa, appare opportuno acquisire dal Governo una ricognizione delle risorse al fine di verificarne l’entità complessiva.
Riguardo all’articolo 9, recante l’obbligo di invarianza degli oneri, si osserva che appare opportuno modificare la rubrica in maniera più conforme alla prassi vigente sostituendola con la seguente: clausola di neutralità finanziaria”.
Dunque sembra esserci un problema di copertura finanziaria che allo stato attuale delle cose potrebbe rallentare se non bloccare del tutto il provvedimento.
I tempi si fanno strettissimi perché a fine mese scade
l’esercizio della delega. Oggi comunque sia la Commissione Affari
Sociali della Camera che la Commissione Igiene e Sanità del Senato
riprendono l’esame del provvedimento, vedremo come evolverà la
situazione.
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