STORIA DI ORDINARIA INGIUSTIZIA

La storia assurda del Maresciallo Lo Zito è in continua evoluzione e si cerca di aggiornarla continuamente.. i Provvedimenti dciplinari aumentano così come i Trasferimenti.. Il Blog contiene numerosissimi articoli e documenti scaricabili a prova dei fatti che vengono denunciati.. basta sfogliare le numerose pagine per rendersi cono...
BUONA LETTURA

lunedì 24 marzo 2014

Quando un Pretestuoso motivo........

  
Abbiamo deciso di portarvi a conoscenza di una vicenda spinosa che ha avuto come protagonista il Maresciallo Capo  Vincenzo Lo Zito, un appartenente al corpo militare della Croce Rossa Italiana da vent’anni che, già dal 1998, era risultato affetto da patologie a causa di servizio.
Nel 2013, pur non essendo sopraggiunte altre patologie, lo Zito è stato sottoposto ad una ulteriore visita da parte del collegio medico militare per valutare le sue condizioni di salute e, inaspettatamente, nell’aprile 2013 è stato giudicato “non idoneo permanentemente” all'esercizio della propria attività e, di conseguenza, congedato. Tale provvedimento è stato impugnato dinanzi al Tar Lazio che recentemente si è pronunciato a favore del Maresciallo disponendo la sospensione del provvedimento ed ordinando all’amministrazione la riammissione in servizio.
A tal proposito intervistiamo l’Avv.to Anna Rita Trombetta, che ha seguito la vicenda dinanzi al Tribunale Amministrativo del Lazio. 

Che tipo di provvedimenti sono stati attuati nei confronti del Maresciallo?

Il Maresciallo è stato oggetto di un provvedimento della Croce Rossa che, riferendosi alla valutazione effettuata dal Collegio medico alcuni mesi prima, lo riteneva non idoneo al servizio e, pertanto, lo congedava con ordinanza presidenziale. Il provvedimento di congedo e gli atti connessi venivano, successivamente, impugnati dinanzi al Tar, perché viziati sotto diversi profili. In particolare, si tiene a precisare che lo stato di salute del Maresciallo è stabile da anni e soprattutto, non è così grave da poter essere alla base di un provvedimento del genere. Ancora più assurdo se
si pensa che il Maresciallo Lo Zito, oltre ad essere cintura nera di Judo, ha conseguito recentemente la cintura nera di Ju Jutsu della F.I.J.L.K.A.M. presso la  Scuola per il Controllo del Territorio della Polizia di Stato di Pescara e, nel tempo libero insegna le arti marziali in una palestra. Di certo attività non possibili per un soggetto inidoneo al lavoro!

Quali sono stati gli aspetti trattati dinanzi al Tar Lazio e i motivi della decisione?

E’ chiaro che in questo giudizio l’aspetto più importante è rappresentato dalla diversità tra la relazione del Collegio medico che ha portato al congedo e le reali condizioni di salute del Maresciallo. Il Tar nel settembre 2013 si è pronunciato con una prima ordinanza, nella quale ha disposto una verificazione (che sostanzialmente è una consulenza
tecnica medica) per valutare l’effettivo stato di salute del Maresciallo. Successivamente la Asl competente, dopo aver proceduto ai vari accertamenti, ha confermato che “le attuali condizioni di salute del Maresciallo sono compatibili con attività lavorative sedentarie e configurano una permanente idoneità ai soli servizi territoriali”. Recentemente, con l’ausilio della suesposta consulenza, il Tribunale Amministrativo si è pronunciato con ordinanza cautelare stabilendo la riammissione in servizio del Maresciallo.

Quali sono i provvedimenti propedeutici all' esecuzione dell’ordinanza?

Ad oggi, l’ordinanza è stata notificata alla competente amministrazione, affinché venga data ad essa esecuzione. Naturalmente, se entro un ragionevole periodo, l’Amministrazione non ottemperasse bisognerà promuovere un ricorso in ottemperanza, sempre dinanzi al Tar per il Lazio. Non si può ignorare, peraltro, che il Maresciallo non percepisce
alcuno stipendio dal mese di aprile 2013 ed è privo di qualunque altro sostegno economico. Auspichiamo, quindi, che la Croce Rossa ottemperi a quanto ordinato dal Tribunale Amministrativo e che questo spiacevole malinteso possa concludersi quanto prima con la riammissione in servizio del Maresciallo Lo Zito.

Grazie per la sua importante testimonianza. Noi dalla redazione di Carabinieri d’Italia auguriamo un in bocca al lupo a lei ed al suo assistito.

Grazie a voi.