martedì 22 dicembre 2009

L'INFAMIA DELLE 140 ORE DI STRAORDINARIO...

Purtroppo mi è stata negata la possibilità di scrivere e ribattere sulla bacheca e smentire quello che afferma il Commissario Straordinario Francesco Rocca nella sua pagina di Facebook, di cui riporto il testo integrale:
.....Adesso ho le prove!!! E' il dipendente infedele da 140 ore di straordinario al mese che manda alla stampa
informazioni false e diffamatorie su Croce Rossa per poi riportarle nel suo blog delinquenziale.... Ora basta, vado fino in fondo! Fuori davvero chi usa la CRI per interessi personali che danneggiano decine di migliaia di volontari entusiasti e puliti!!!!

Po
vero Commissario.... comprendo perfettamente per quello che è costretto a fare o a dire, è il prezzo del successo !!

Però a chi riferisce queste informazioni False e Tendenziose, dovrebbe pure fornire riscontri oggettivi !!!

Non risulta di aver mai effettuato 140 ore di straordinario mensile, ne risulta che sono state pagate tutte queste ore.... anzi invito pubblicamente a fornire prova di quanto dichiarato.


Posso assicurare, non al Commissario Francesco Rocca, ma bensì alle numerose persone che leggono nella sua bacheca e apprendono ( PURTROPPO ) solo dalle sue affermazioni, che TUTTE le ore di straordinario fatte e liquidate, non sono come sostiene. Ho effettuato si degli straordinari, ma solo in alcuni mesi del 2007, guarda caso mai svolti arbitrariamente ma richiesti a firma del Direttore Regionale e della stessa Presidente LETTA.

Per doverosa informazione, rendo pubblico, dato che già in possesso della magistratura, l'elenco degli unici mesi del 2007 in cui sono state effettuate ore di straordinario:

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lunedì 14 dicembre 2009

Assunzioni facili e conti fuori controllo il crac Croce Rossa

Repubblica — 10 dicembre 2009, pagina 24 sezione: CRONACA

ROMA - C´è subbuglio, in questi giorni, nella gloriosa caserma Pierantoni, quartier generale del corpo militare della Croce rossa intitolata a un tenente medico trucidato alle Fosse ardeatine. Otto ufficiali superiori sono stati chiamati a restituire i gradi, ottenuti in seguito a promozioni giudicate illegittime da un ispettore ministeriale, e cento dipendenti hanno fatto ricorso al giudice del lavoro dopo l´annullamento di generosi benefici economici: dall´indennità "di marcia" a quella "meccanografica" concessa sebbene i centri meccanografici non siano mai stati individuati. Anzi, non esistono proprio.

I 54 rilievi (cinquantaquattro!) messi su carta dal dirigente del servizio ispettivo del ministero dell´Economia Fabrizio Valenza hanno tracciato i contorni di una comune sprecopoli, graffiando l´immagine di un corpo impegnato in delicate missioni umanitarie e dando una nuova scossa alla nobile ma tormentata attività dell´ente di cui fa parte. La Croce rossa è alle prese con gli attualissimi mali della pubblica amministrazione italiana: conti incerti, organici sovraffollati, gestioni instabili, influenza della politica.

La Cr
i è l´unica organizzazione del suo genere, almeno in Europa, che dipende politicamente ed economicamente dal governo, il quale versa nelle casse dell´organizzazione oltre 160 milioni di euro l´anno (l´80 per cento se ne va in spese per il personale) e ha facoltà di nominare un commissario straordinario quando ci sono i bilanci in disordine. L´ultimo, Francesco Rocca, avrebbe dovuto concludere il suo mandato di risanatore a novembre: non ce l´ha fatta e si è visto prorogare per un altro anno l´incarico dal consiglio dei ministri. Con un contratto da 263.955 euro, più 126.525 euro per missioni e spese legate alla funzione. E con un provvedimento che ha rialimentato i dubbi su quei requisiti di ‘"indipendenza e neutralità" della Croce rossa italiana richiamati più volte dal movimento internazionale di Ginevra. La storia recente dice che la Croce rossa è stata commissariata quattro volte dal ‘95 a oggi e ha vissuto 18 degli ultimi 25 anni in gestione straordinaria: «I governi di qualsiasi colore considerano quest´ente una loro proprietà, un paraministero», sbottò l´anno scorso il presidente Massimo Barra dopo aver saputo via fax di essere stato licenziato.

L´attuale responsabile della Cri, Rocca, ha esperienza nel settore socio-sanitario e, naturalmente, buoni rapporti con il centr
odestra: Alemanno nel 2008 lo nominò dirigente al Comune di Roma, di Gianni Letta è amico personale. E la famiglia del sottosegretario nella Croce rossa conta, eccome. Maria Teresa Letta, sorella di Gianni, è alla guida del comitato abruzzese, sotto i riflettori per la meritoria opera prestata alle popolazioni colpite dal terremoto. Ma anche per le denunce di Vincenzo Lo Zito, un maresciallo trasferito per incompatibilità ambientale dopo aver segnalato "gravi irregolarità amministrative" nella gestione della Cri in Abruzzo. Lo Zito ha portato in procura le carte che dimostrerebbero come la Letta abbia firmato mandati di pagamento della sede di Avezzano, finendo per assumere insieme il ruolo di controllore e controllata. Anomalie contestate formalmente alla Letta dall´ex direttore del comitato abruzzese, Maria Rita Salvetti. In una lettera del luglio 2008, la Salvetti aveva espresso dubbi pure sulle «procedure di acquisizione di beni e materiali per le esigenze del comitato». È stata trasferita in Friuli. «Per sua richiesta» si affretta a precisare Rocca: «Qui si gioca su un cognome importante per piccoli interessi privati - afferma il commissario della Croce rossa - È vero che alla professoressa Letta non spettava firmare quegli atti, ma l´ha fatto a favore di destinatari certi, in un periodo in cui era assente il direttore».

Duro
compito, quello di Rocca. Si vanta di aver messo ordine nei conti che l´anno scorso, quando venne silurato Barra, presentavano un deficit di cassa di 19 milioni. E di aver avviato la gara per la tesoreria unica, con l´obiettivo di superare la giungla delle gestioni finanziarie autonome dei comitati locali. Gestioni a dir poco allegre: basti pensare al clamoroso crac della Sise, la società controllata dalla Cri che gestisce il 118 in Sicilia e di cui è stata annunciata la liquidazione. La causa principale? L´impossibilità di pagare 37 milioni di euro di straordinari al pur non esiguo numero di autisti-soccorritori: esattamente 3.300, 12 per ogni ambulanza, in servizio nelle postazioni più sperdute. Come Antillo, paese di 1300 anime arroccato sui Nebrodi dove al 118 arrivano in media due chiamate al mese. E Rocca, dopo aver rimosso il presidente del comitato siciliano Guglielmo Stagno d´Alcontres, si appresta a denunciare quelli che chiama casi di mala gaestio: ivi incluso il canone d´affitto da 4 mila euro al mese pagato dalla società della Croce Rossa alla stessa famiglia d´Alcontres, proprietaria - guarda caso - della sede messinese di Villa Luce. O l´affidamento all´esterno della gestione delle buste paga, con un incarico da 570 mila euro l´anno. O, ancora, i premi di risultato da 64 mila euro per i dirigenti di un´azienda chiamata in causa dal ministro Sacconi per i recenti casi di malasanità nell´isola.

È un ente costretto a muoversi al confine fra solidarietà e spreco, fra volontariato entusiasta e lavoro assistito. La grana più grossa rimane quella della riorganizzazione del corpo militare, una delle sei componenti della Croce rossa (le altre sono i volontari del soccorso, i donatori di sangue, i giovani pionieri, le pie donne e le crocerossine) che, a leggere il j´accuse dell´ispettore del ministero, si è trasformata in un carrozzone. Ben 670 degli 877 militari in servizio continuativo nel corpo sono stati di fatto stabilizzati «senza che alcuna norma lo prevedesse». E due terzi del personale, a fine 2007, risultavano impiegati in servizi civili, per lo svolgimento di attività in convenzione con enti pubblici e organismi privati: trasporto di malati, lavoro nei centri di accoglienza. Per le emergenze come alluvioni e terremoti, insomma per la funzione istituzionale del corpo, la Croce rossa ha fatto soprattutto ricorso ai precari, che oggi sono 375, tutti arruolati senza concorso. Il personale militare a tempo determinato, dal 2001 al 2007, è cresciuto del 77 per cento. Quello civile in sette anni è addirittura triplicato: da 638 a 1833 unità.

Dopo le accuse del ministero, la Croce rossa ha avviato a marzo una verifica delle "esigenze eccezionali" che giustificano i richiami del personale militare a tempo determinato. La risposta? Non è stata una sorpresa: «I comitati coinvolti hanno confermato la necessità di continuare ad avvalersi del personale anche per il 2009», scrive in una relazione il direttore generale Patrizia Ravaioli.
È rimas
ta sul tappeto la questione di un corpo senza pianta organica e poco professionalizzato, con appena il 23 per cento di ufficiali e sottufficiali laureati. E ciò accade anche perché, in base a un regio decreto del ‘36, per le promozioni sono sufficienti i "titoli equipollenti alla laurea" come le pubblicazioni. Pazienza se queste, in alcuni casi, siano consistite semplicemente nel diario di missione all´estero o in una settantina di slide sulla storia delle telecomunicazioni. «Abbiamo bloccato assunzioni e promozioni - replica Rocca - e abbiamo cancellato alcuni benefici economici. Ma occorre una legge per definire gli organici. Di certo, ci sono militari in servizio temporaneo che lavorano per noi da 12 anni: non possiamo mandarli a casa».

Intanto, negli uffici del servizio ispettivo del ministero allargano le braccia e fanno sapere di non avere ricevuto dalla Cri «atti formali di riscontro ai rilievi posti». Per loro, in un anno, poco è cambiato. Ma l´ultimo co
mmissario gratificato dalla fiducia del governo fa professione di fede: »La Croce rossa è un malato sì, ma in via di guarigione».

Emanuele Lauria

sabato 5 dicembre 2009

DA NEMBOKID BERTOLASO AL COMMISSARIO ROCCA

Va via Bertolaso e arriva Scelli alla Protezione?

Intanto alla
CROCE ROSSA
- un tempo feudo di entrambi -
ne succedono di tutti i colori....
Cosa ha combinato, in un anno,
il Commissario ROCCA ?


Le Bollenti
Denunce

Partendo proprio dal caso abruzzo, dove Lady Letta regna incontrastata e quelli che vogliono far luce su conti e gestione, vengono sistematicamente delegittimati o estromessi.
E' il caso del Maresciallo
Vincenzo Lo Zito

che in decine di esposti
ha denunciato......


La Voce...dicembre 2009


giovedì 12 novembre 2009

Croce Rossa Italiana. Sottufficiale, incompatibile, retribuito per restare a … casa !!!

Nel variegato mondo della Croce Rossa Italiana succede anche questo. La storia è lunga e riguarda un sottufficiale della Cri, Vincenzo Lo Zito, che ha denunciato anomalie presso la sede abruzzese della CRI. Anomalie che sono state confermate da relazioni della Corte dei Conti.

Per questo suo “attivismo”, e per aver fatto nomi e cognomi, fare nomi e cognomi di quanti si sarebbero resi responsabili di situazioni anomale, Lo Zito sembra divenuto improvvisamente “di troppo” per la dirigenza abruzzese.

Ha chiesto spiegazioni ai vertici della Croce Rossa Italiana che hanno sembra siano rimasti un tantino assenti e quindi ha denunciato i fatti alla Corte dei Conti e alla Magistratura.

Denunce che probabilmente hanno fatto arrabbiare il Presidente della Cri abruzzese, Maria Teresa Letta (sorella del berlusconiano Gianni Letta e zia di Enrico Letta del Pd), che ha chiesto il suo trasferimento per incompatibilità ambientale.

Trasferimento che è stato messo in atto dall’Ispettore Nazionale del Corpo Miliare.

Ne segue una lunga serie di fatti che hanno portato il Lo Zito in convalescenza al termine della quale, Il 29 di settembre 09 viene convocato presso la Caserma Pierantoni di Roma per essere sottoposto a visita medica di idoneità da parte del Collegio Medico della Croce Rossa Italiana.

E qui comincia un altro capitolo della storia Lo Zito. La Commissione Medica giudica idoneo il sottufficiale però prescrive che il Lo Zito venga impiegato in un reparto che non richiede lo spostamento con automezzo per raggiungere la sede di servizio (vds certificato).

Apriti cielo !!!!!
La sede di servizio del maresciallo Lo Zito è … Avezzano e quindi si rende necessaria la sua riassegnazione nella stessa sede da cui era stato allontanato per … incompatibilità ambientale.
Avezzano è il Comitato Locale oggetto delle denunce rilevate da parte del servizio Ispettivo della Croce Rossa Centrale che ha fatto evidenziato come la prof.ssa Maria Teresa Letta era al tempo stesso Presidente Regionale e Responsabile Amministrativo di questa Unità sott’ordinata, con Conto Corrente gestito dalla sua firma depositata in banca, (e ciò contrario ai regolamenti)e quindi nella anomala situazione di essere al tempo stesso controllato e controllore di se stessa.

Dal 29 settembre il Lo Zito è “parcheggiato” a casa in attesa che dalla CRI arrivi un segnale che gli permetta di riprendere servizio in quella sede che, dopo l’evento terremoto, gestisce tutta l’operazione post Terremoto in Abruzzo e la prof.ssa Maria Teresa Letta risulterebbe, oltre che presidente del Comitato Abruzzo, anche Commissario ad Acta per l’emergenza sisma.

C’è qualcuno che osteggia il suo rientro in servizio ?


lunedì 9 novembre 2009

CROCE ROSSA ABRUZZO, ancora una volta si evidenziano le incongruenze e le conseguenti ritorsioni per aver denunciato la gestione FAI DA TE.

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Intervista pubblicata in 4 parti


1 PARTE


La Vittima...

Mar. Capo Vincenzo Lo Zito
Dipendente C.R.I.




2 PARTE


Il Mandante.....

Prof. ssa Maria Teresa Letta
Presidente Comitato Regionale
CRI Abruzzo







3 PARTE



Chi ha Disposto...

Avv. Francesco Rocca
Commissario Sraordinario
CRoce Rossa Italiana





Centra
4 PARTE


Chi ha eseguito....

Col. Piero Ridolfi
Ispettore Nazionale
Corpo Militare CRI





lunedì 2 novembre 2009

I C. I. E. e il mondo della Croce Rossa Italiana dove certe situazioni “anomale” non sembrano mai finire...

Dopo aver parlato dello scandalo tutto siciliano che riguardava la CRI Siciliana e quindi la SISE, società partecipata al 100% dalla CRI e gestore del servizio 118,


e dopo aver parlato della incredibile situazione abruzzese che vede protagonista la sorella del sottosegretario alla presidenza del consiglio dei ministri ed ex vice presidente Fininvest, l’avezzanese Gianni Letta, ovvero Maria Teresa Letta, Commissario CRI Abruzzo,

dello scandalo pugliese relativo all’ufficiale ed ai sottufficiali del corpo militare che sono stati denunciati per truffa perché uscivano senza autorizzazione dai luoghi di lavoro durante il servizio per motivi privati,


ed infine, la clamorosa lettera sottoscritta da tutto il personale CRI responsabile della Lombardia con la quale si sfiduciava praticamente l’attuale commissario nazionale Rocca, che, secondo quando denunciavano i sottoscrittori, non ha svolto il lavoro per cui era stato incaricato, ecco che spunta un'altro caso.........

Questa volta è il C.I.E.

di Ponte Galeria di Roma


I CIE (centri d identificazione ed espulsione) hanno sostituito i CPT creati con La legge 40/98 Turco-Napolitano, per ospitare gli stranieri “sottoposti a provvedimenti di espulsione e o di respingimento con accompagnamento coattivo alla frontiera” nel caso in cui il provvedimento non sia immediatamente eseguibile.

Nella vicenda del CIE di Ponte Galeria, esiste una convenzione tra Prefettura e CROCE ROSSA ITALIANA Comitato provinciale di Roma. La Polizia di Stato vigila all’esterno e all’assistenza ai clandestini, provvede il personale delle componenti della CRI, fra queste il personale Militare, il cui salario viene corrisposto con fondi prefettizi sull’apposito capitolo di spesa.

Il personale militare necessario per la specifica esigenza è stato appositamente richiamato. Il caso riguarda otto unità operative il cui servizio terminerebbe il 31.12.2009. Quindi, cessato il termine di richiamo, dovrebbe essere posto in congedo.

Curiosamente questo personale “richiamato” per l’esigenza CIE Ponte Galeria, fa domanda di trasferimento ad altre strutture CRI. Dei richiedenti, rimane fuori un solo volontario che ovviamente pensa bene di presentare ricorso al TAR sentendosi discriminato. Quindi, che si tratti di personale richiamato per la specifica esigenza non sembrano esserci dubbi perché questo viene confermato nel dispositivo proprio dal militare che ha fatto ricorso al TAR.

A questo punto viene spontaneo chiedersi, se la prefettura corrisponde il trattamento economico di questi otto, e se il loro richiamo terminerebbe il 31.12.2009, come è possibile che vengano trasferiti ad altri incarichi e presso altre strutture non dipendenti operativamente ed amministrativamente dalla prefettura?

Perché la CRI sostituisce il personale con altro che però ha una diversa fonte stipendiale ed altre mansioni?



Siamo convinti che il tutto sia stato un clamoroso errore da parte di qualche dirigente della CRI, però, rileggendo la relazione dell’Ispezione MEF del 2008 a firma del dr. Valenza, che parla di “sistemi clientelari”, qualche dubbio, a meno di chiarimenti da parte della CRI, rimane.





giovedì 29 ottobre 2009

CROCE ROSSA.......... MA QUANTO MI COSTI ??

Lo slogan è già confezionato:
«meno Stato,
più Volontariato».

E' quanto riporta il giornale
VITA. it nell'intervista al
Commissario Francesco Rocca


L'esordio dell'Avvocato Francesco Rocca al timone della Croce Rossa italiana nelle vesti di nuovo commissario straordinario non è certamente di quelli scontati. Rocca da circa un mese ricopriva l'incarico di direttore delle Politiche sociali del Comune di Roma. Adesso il ritorno in via Toscana, dove era stato per poco più di un anno e su indicazione proprio dell'ex presidente Massimo Barra di cui ha preso il posto, il Capo del Dipartimento Socio-Assistenziale della Croce Rossa.

Francesco Rocca: per oltre dieci anni ho lavorato in Caritas..
...Il mio maestro è stato don Luigi Di Liegro.
La valorizzazione dei nostri 150mila volontari sarà uno dei punti qualificanti del mio mandato.


Il Commissario Francesco Rocca ha ricoperto anche l'incarico di
Direttore Generale all'Ospedale S. Andrea di Roma, nominato dal


struttura sanitaria di cui si occupò la trasmissione " REPORT "
http://www.report.rai.it/R2_popup_articolofoglia/0,7246,243%255E1086818,00.html

GLI ESTERNALIZZATI

- AGGIORNAMENTO DEL 12/11/2006

Michele Buono, Piero Riccardi
Nel 2006 ci siamo occupati del fenomeno del ricorso a pratiche di esternalizzazione di lavoratori presso alcuni ospedali romani e italiani in genere, cioè di appaltare a cooperative e ditte l’acquisto di ore di lavoro per sopperire a carenze di personale assunto direttamente dalla azienda stessa. Questo fenomeno comporta la precarizzazione del lavoro e dei lavoratori (buste paghe più basse rispetto ai lavoratori cosiddetti strutturati, contributi pagati per metà nel caso di lavoratori di cooperative, ridotte tutele, ecc.). Questa tesi, contestata allora dall’assessore alla Sanità della Regione Lazio, viene oggi – 2009 – acquisita come valida dall’Amministrazione Regionale. L’aggiornamento fa il punto della situazione a distanza di 3 anni.

All'ex Direttore Generale
Avv. Francesco Rocca
il giornalista chiede...






Attualmente nominato dal Governo e per volontà del Sottosegretario Gianni Letta, ricopre la Carica di Commissario Straordinario della Croce Rossa Italiana con:




UN MANDATO DA....


POCHI SPICCIOLI !!




Totale del Mandato:
€ 390.480,00






mercoledì 21 ottobre 2009

Croce Rossa Italiana : ... Il super stipendio del Commissario Rocca

La crisi dell’organizzazione, anche economica , non sembra toccare minimamente il Commissario Straordinario, Francesco Rocca, chiamato, secondo quanto emerge dal DPCM del 30/10/2008, con il preciso compito di risanare la Croce Rossa Italiana....
Come denunciato dalla lunga nota dell’ispettorato Regionale Lombardia, sottoscritta da ben 92 commissari di componente, dopo un anno di commissariamento, sembra che la situazione sia rimasta immutata, anzi, per certi aspetti è peggiorata … anche
di immagine visti i fatti siciliani, pugliesi e ABRUZZESI.

La Lombardia solleva il problema della sostituzione del commissario, che ricordiamo è stato voluto da Gianni Letta, sottosegretario alla presidenza del Consiglio e fratello del Commissario abruzzese della CRI, perché il commissariamento si sta dando luogo all’adozione di provvedimenti che nulla garantiscono dei Principi della Croce Rossa …
Sempre secondo il documento lombardo, l’associazione manca di qualsiasi strategia politico-economica e finanziaria e il commissario ha sempre adottato provvedimenti difformi da quanto emerso dagli incontri con i VVdS, malgrado si sia dichiarato disponibile.
Insomma, una censura netta e senza appelli che però non tocca il commissario che:

incassa uno stipendio di 263.995 euro
e che ha a disposizione per
i suoi viaggi
“ed altre spese” ben 126.525 euro
(fonte Collegio dei Revisori CRI) .


?????????????????????????


lunedì 19 ottobre 2009

Croce Rossa: le strane COINCIDENZE !!!!


L'Ispettore Nazionale del Corpo Militare CRI, Colonnello Piero Ridolfi,
Successivamente rimosso dal suo incarico in quanto incompatibile a tale incarico come riconosciuto dall'Ispezione del Ministreo Economia e Finanze, che ha firmato il mio 2° "Trasferimento D'Autorità " con decorrenza 11 Agosto 2008...
In seguito al Trasferimento firmato come richiesto con immediatezza dal Commissario Francesco Rocca, invia una nota, proprio allo stesso Commissario... che in quel momento facente funzioni del Direttore Generale aveva imposto il mio trasferimento, adducendo ad una presunta Incompatibilità Ambientale, di predisporre una visita ispettiva nel Comitato Regionale Abruzzo per verificare la fondatezza della motivazione....


  Infatti il solerte facente funzioni comunica al servizio Ispettivo di svolgere tale Ispezione amministrativa per rilevare la fondatezza della presunta incompatibilità, viene incaricato il dirigente del servizio Socio Sanitario a svolgere tale compito Amministreativo il Dr. Leonardo Carmenati.....


Il Dr. Leonardo Carmenati,  
in quel momento è il dirigente del Servizio Socio Sanitario dove l'Avv. Francesco Rocca è il Capo Dipartimento....  

In seguito le brillanti carriere avranno come epilogo:
  • Avv. Francesco Rocca,  Facente Funzioni del Direttore Generale, già Capo Dipartimento del Servizio Socio Sanitario diventerà Commissario Straordinario della Croce Rossa Italiana........ 
  • Dr. Leonardo Carmenati, Ispettore Amministrativo momentaneo, gia Dirigente del Servizio Socio Sanitario, verrà nominato anche DIRETTORE  REGIONALE proprio del Comitato Regionale Abruzzo dopo che saranno stati trasferiti i due Direttori che lo hanno preceduto e che contrastavano l'operato della Presidente Letta e attualmente risulta essere anche Facente Funzioni del Direttore GENERALE, ovvero un'altro controllore di se stesso......
Ma torniamo ai fatti......... 
il Dr. Rocca ordina al Colonnello Ridolfi di trasferirmi per incompatibilità ambientale.... sollecitato dalla Presidente Maria Teresa Letta,  incompatibilità data dal fatto che il Maresciallo capo Lo Zito Vincenzo denuncia dei gravi illeciti amministrativi commessi nella gestione amministrativa dalla stessa Presidente Letta (sorella di Gianni Letta ) che senza alcun titolo gestisce la contabilita del Comitato........
Il Colonnello Ridolfi esegue l'ordine impartitogli dall'Avv. Rocca e il servizio Ispettivo invia l'Ispezione amministrativa.....  nominando stranamente...  il Dr. Leonardo Carmenati, dirigente subalterno del Capo dipartimento Francesco Rocca.....( futuro Commissario..)

Ancora oggi non mi è dato sapere l'esito della Ispezione Amministrativa che serviva a rilevare gli illeciti da me denunciati e supportati dalla copiosa documentazione presente agli atti del Comitato Regionale Abruzzo...


Però qualcosa è successo:
  1. Il  Maresciallo Capo Vincenzo Lo Zito viene trasferito d'autorità presso ASSISI in Umbria...
  2. La Presidente Maria Teresa Letta resterà tranquillamente al suo posto e nessun provvedimento verrà preso nei suoi confronti.......
  3. Gli illeciti amministrativi restano insoluti nonostante una precedente nota del servizio Ispettivo ne ha constatato anche la fondatezza.....
  4. .???.....   5.   .......???...      6. ....????