domenica 27 marzo 2011

Se non sono ritorsioni come si chiamano?

Daniele Tosoni
La Croce Rossa seguita a cucire la bocca... al personale che rende pubbliche 
le " stranezze "dell'Ente !
Questa volta a farne le spese e il Volontario del Soccorso nonchè Ispettore di Scarlino, DANIELE TOSONI .



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  Già in occasione del Terremoto in Abruzzo rilevò una stranezza sulla destinazione degli Aiuti Umanitari per la popolazione colpita dal sisma  Leggi l'articolo




SOSPESO DAL SERVIZIO
parlò di SPRECHI a 
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giovedì 24 marzo 2011

LA CROCE ROSSA E' ESCLUSA DAL 5 x 1000



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LA CROCE ROSSA E' ESCLUSA DAL BENEFICIO 
DEL 5 X 1000 DELL'IRPEF
IN QUANTO DOTATA DI PERSONALITA' GIURIDICA 
DI DIRITTO PUBBLICO.
 
 
  
 
NON DEVE effettuare nessuna promozione per la donazione del cinque per mille dell'IRPEF
ma anche diffondere 
tale notizia nel territorio
 
La Circolare 56/E dell'Agenzia delle Entrate lo specifica molto chiaramente chi sono i soggetti che possono beneficiare....
e la Croce Rossa Italiana non ci rientra !! 
 
 Cosa succederà 
per le donazioni 
già incamerate ? 
 
 
Il Fatto Quotidiano 
riporta la notizia...
 
 
  
La nota dell'Agenzia delle Entrate esce pochi giorni dopo la trasmissione REPORT su RAI 3.......
 
Fonte: (clicca)

venerdì 18 marzo 2011

La triste PARABOLA della Croce Rossa Italiana ..


 Tutte le storie si sa, 
hanno un inizio e una fine
questa che stiamo per narrarvi 

ha dell’incredibile !





Ormai nessuno può più nascondersi dietro ad un dito o mettere la testa sotto terra; stiamo indiscutibilmente andando incontro ad un piano, preordinato, 
di privatizzazione della C.R.I.



Il Commissario Rocca, recentemente, si è recato a Ginevra per offrire, su un piatto d’argento, la testa dei lavoratori della C.R.I., siano essi PRECARI, di RUOLO o MILITARI 




Il Presidente del Comitato Internazionale della Croce rossa, Jakob Kellenberger, presto sarà a Roma, per discutere con il Governo italiano delle modifiche da apportare allo Statuto C.R.I. al fine di arrivare, quanto prima, allo smantellamento dell’Ente Pubblico in favore di una non meglio precisata nuova entità (Fondazione??).
Sembrerebbe che a portare a compimento il cambio di natura giuridica dell’Ente, non sarà l’attuale Commissario, il quale tornerà tra le braccia del suo caro amico Sindaco di Roma al fine di uscire con le mani pulite dallo sfacelo a cui verranno sottoposti tutti i Dipendenti della C.R.I.

Maria Teresa LETTA
Al suo posto potrebbe essere nominata la sorella di un suo altro carissimo amico, l'attuale Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, che certamente non si farebbe scrupoli a lasciare per strada circa 3500 famiglie.




Il Comunicato (clicca sulla foto per ingrandure)

RIALZIAMOCI E RIPRENDIAMO A COMBATTERE UNITI PER I NOSTRI DIRITTI E PER IL NOSTRO POSTO DI LAVORO!!

MANDIAMO A CASA 
CHI VUOLE METTERCI  
 IN MEZZO A UNA STRADA !!
  
Fonte : (clicca)

domenica 13 marzo 2011

Rocca... me fai proprio ride !!

ROCCA .......
ME FAI PROPRIO RIDE

venerdì 11 marzo 2011

Il MINISTRO della salute FAZIO risponde ad una Interrogazione Parlamentare sulle stranezze della Croce Rossa...

In merito alla Nomina effettuata dal 
Commissario Straordinario CRI Francesco Rocca 
a Revisore dei Conti dell'Avv. Romolo Reboa

MAURIZIO TURCO, BELTRANDI, BERNARDINI, FARINA COSCIONI, MECACCI e ZAMPARUTTI. - Al Ministro della salute, al Ministro dell'economia e delle finanze, al Ministro della difesa. - Per sapere - premesso che: 

il giorno 5 maggio 2010, l'Agenzia Giornalistica Italia (AGI) diffondeva un comunicato nel quale si dava la notizia della condanna alla pena di un anno di reclusione dell'avvocato Romolo Reboa e condanna al risarcimento delle spese e dei danni nei confronti delle altre parti costituite nel giudizio denominato «Laziogate»; (  PER LA VICENDA clicca)
con l'ordinanza commissariale n. 0362-10 del 14 luglio 2010 il commissario straordinario della Croce rossa italiana, avvocato Francesco Rocca, ha determinato «di affidare all'Avv. Romolo Reboa l'incarico di Revisore dei Conti della Croce Rossa Italiana in rappresentanza dell'Assemblea Nazionale dell'Associazione ai sensi dell'articolo 25 dello Statuto CRI» -:
se i Ministri interrogati siano a conoscenza di quanto in premessa e se non ritengano opportuno intervenire con l'urgenza necessaria, affinché l'incarico di revisore dei conti della Croce rossa italiana sia affidato a persona di cristallina moralità e che non abbia riportato condanne in sede penale;
quali siano state le ragioni che hanno condotto il commissario straordinario avvocato Rocca ad affidare l'incarico in premessa all'avvocato Romolo Reboa, già condannato in primo grado alla pena di un anno di reclusione e quale sia il compenso stabilito per detto incarico. 

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/08293

 

Il Ministro Fazio
Risposta. - Si risponde all'interrogazione in esame sulla base degli elementi pervenuti dalla Croce rossa italiana (Cri).
L'articolo 25 del decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 6 maggio 2005, n 97 /statuto Cri) prevede che il collegio dei revisori dei conti della Cri abbia la seguente composizione: «[...] sette membri effettivi, dei quali uno in rappresentanza del Ministero dell'economia e delle finanze con funzioni di presidente, uno in rappresentanza, rispettivamente, del Ministero degli affari esteri, del Ministero della difesa e del Ministero dell'interno, due in rappresentanza del Ministero della salute e uno in rappresentanza dell'assemblea, tutti scelti tra gli iscritti al registro dei revisori contabili o in possesso dei requisiti previsti dal codice civile per lo svolgimento di tali funzioni, nonché da due membri supplenti, uno scelto dal Ministero della salute e uno dal Ministero dell'economia e delle finanze tra esperti in possesso di specifica competenza [...]».
Essendo scaduto il mandato del precedente collegio dei revisori, si è proceduto con l'insediamento del nuovo collegio e la Cri, come è evidenziato nell'interrogazione in esame, ha nominato quale proprio rappresentante l'avvocato Romolo Reboa, con ordinanza commissariale n. 362/10 del 14 luglio 2010. Egli è stato, dal 2006 al 2010, membro del collegio dei revisori della Cri in rappresentanza del Ministero della salute ed ha sempre svolto il proprio mandato con assoluta indipendenza e professionalità. L'avere già esercitato l'incarico di revisore, ad avviso della Cri fa sì che l'avvocato Reboa abbia una esaustiva conoscenza dell'ente, delle sue peculiarità, della sua specifica articolazione territoriale ed organizzativa, tale da consentirgli di svolgere in maniera più consapevole il proprio mandato. Per questi motivi e al fine di assicurare una continuità rispetto al collegio uscente, il commissario straordinario della Cri ha ritenuto di poter individuare l'avvocato Reboa quale proprio rappresentante nel nuovo collegio.
Con riferimento a quanto ricordato dagli interroganti, la Cri precisa che la sentenza di condanna dell'avvocato Reboa è, allo stato attuale, non definitiva essendo pendente in appello.
La Cri fa inoltre presente che è in corso di approvazione un decreto del Presidente del Consiglio dei ministri di modifica dell'articolo 25 dello statuto Cri per ridurre da sette a tre i componenti del collegio dei revisori dei conti dell'ente, in ossequio alle disposizioni di contenimento della spesa pubblica introdotte dal decreto-legge 31 maggio 2010, n. 78, convertito, con modificazioni, nella legge 30 luglio 2010, n. 122.
A seguito della modifica dello statuto, la composizione del collegio sarà limitata a soli tre componenti, di cui uno in rappresentanza del Ministero dell'economia e delle finanze (con funzioni di presidente) e uno, rispettivamente, in rappresentanza del Ministero della salute e di quello della difesa.
Così come previsto dall'articolo 25, ultimo comma, del decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 6 maggio 2005, n. 97, il Ministero della salute, di concerto con il Ministero dell'economia e delle finanze, ha proceduto a fissare con decreto interministeriale del 22 novembre 2007) il compenso dovuto ai componenti del collegio dei revisori dei conti nella seguente misura (annuale/lordo):
Presidente del collegio euro 46.000,00;
membro effettivo euro 38.000,00;
membro supplente euro 8.000,00.


Il Ministro della salute: Ferruccio Fazio.

sabato 5 marzo 2011

LE INCHIESTE CHE NON SI POSSONO DIMENTICARE !!!!

REPORT 05 12 2010 

La croce in rosso





ll bilancio della Croce Rossa è in deficit di cinquanta milioni, ma i contribuenti italiani che nelle sue casse tanti soldi, fino a 160 milioni di euro annui senza mai sapere come questi soldi vengono spesi.





 La pubblicazione dell'ultimo bilancio visionato dalla corte dei conti risale infatti al 2004. Il Commissario della Croce Rossa Italiana viene nominato dal Governo, in violazione dei principi di indipendenza e neutralità che regolano gli enti omologhi negli altri paesi occidentali



Sono inoltre 150.000 i volontari che dedicano gran parte del proprio tempo libero alla raccolta di fondi per la croce rossa e 5.000 i dipendenti che lavorano tra sprechi e clientele.






Report attraverso l'inchiesta di Sabrina Giannini, ha svelato con testimonianze e documenti inediti come viene gestito l'immenso patrimonio immobiliare in possesso della Croce Rossa mettendo in luce anche anche i numerosi casi di assenteismo.

4° parte qui: clicca





Nell'inchiesta ci sono stati gli interventi di Maurizio Scelli, ex commissario della Croce Rossa (2003 -- 2005) all'epoca dei sequestri di italiani in Iraq. Anche l'ex commissario ha riscontrato gestioni anomale del notevole patrimonio economico




Raccogliendo testimonianze da numerosi comitati locali della Cri in diverse città italiane, l'inchiesta ha svelato che le aziende sanitarie erogano contributi alla Croce Rossa, che svolge anche il servizio di Pronto Soccorso 118, 




A livello economico purtroppo sono state riscontrate "anomalie": non tornerebbero i conti sui numeri degli immobili di proprietà dell'ente e sarebbero stati rilavati anche non pochi casi di assenteismo per quanto riguarda i dipendenti Cri








Alla  signora  Letta,  che    certamente  voleva  fare  un  bel  gesto  di  ri conoscenza  verso  i  volontari  omaggiandoli   del  pacco  natalizio,  abbiamo  chiesto  un'intervista,  ci  ha  risposto  per  iscritto,  dice  "ogni   mia  azione  è  stata  dettata  dalla  volontà  di   aiutare  gli  assistiti   della  Croce  Rossa...

mercoledì 2 marzo 2011

FIGLI DI UN DIO MINORE……. in CROCE ROSSA



Il tristemente famoso Codice Etico e di  Condotta della C.R.I. (orgoglio di questa gestione Commissariale),  fonda le sue radici sui sacrosanti principi ispiratori di….«onestà e correttezza, legalità, imparzialità e parità di trattamento, trasparenza e completa informazione, proporzionalità e assenza di abuso di potere, corretto utilizzo dei beni, nonché prevenzione del conflitto di interesse e lotta alla corruzione» che dovrebbero vedere protagonisti i vari soggetti destinatari delle “disposizioni” contenute nello stesso.
Orbene, come è solito fare questa improvvida Amministrazione, si predica bene ma si razzola malissimo…….
Ne è inconfutabile riprova, quanto sta accadendo in questi giorni dove la C.R.I., impegnata sul fronte umanitario per l’emergenza migranti, ha posto in essere, attraverso una Ordinanza Commissariale, un adeguato, quanto puntuale, richiamo di personale appartenente al Corpo Militare C.R.I.
Fin qui nulla da eccepire; sennonché, al pari di altri lavoratori (ci piace chiamarli lavoratori a dispetto della casacca o divisa che indossano) qualcuno, inspiegabilmente, è rimasto fuori da questi richiami.
Questo collega non è un collega qualsiasi, è un lavoratore al quale, il T.A.R. Lazio Roma registro sentenze n. 38855/2010, ha riconosciuto il diritto....«all’immediato richiamo in servizio del ricorrente medesimo in sostituzione di altra unità degli elenchi menzionati oppure, ove lo ritenga possibile, in aggiunta».
Chi della rettitudine fa la propria mission, dovrebbe sapere che le sentenze si applicano sempre e comunque (anche se in questo caso non siamo all’ultimo grado di giudizio).
Troppo spesso questa Amministrazione ignora le sentenze e ricorre sempre e comunque, con il chiaro intento di sfinire i lavoratori e farli desistere dal rivendicare i propri diritti.
Ma questo non vale per tutti; per citare Giovanni Giolitti, troppo spesso per la Croce rossa La Legge si interpreta per gli amici e si applica per i nemici”.
Per un uomo di Legge il rispetto della stessa dovrebbe essere un caposaldo da rispettare e far rispettare (è come chiedere ad un Medico di praticare l’eutanasia senza nessuna regola dopo il Giuramento di Ippocrate); non può essere utilizzata a corrente alternata e a proprio uso e consumo…..ma si sa in quale clima politico viviamo e la C.R.I., purtroppo, non è immune a questo clima.
Non sappiamo quanto ancora si potranno sopportare certi soprusi e certe vessazioni; se si vive nell’alveo di un delirio di Onnipotenza, non si può immaginare di continuare a perpetrare danni a onesti e umili lavoratori, con la pia illusione di sfuggire al giudizio degli uomini e della Legge (quella con la L maiuscola).
Non sarà oggi, non sarà domani, ma quando arriverà sarà implacabile e non guarderà in faccia nessuno......
a buon intenditor poche parole.

fonte ........