mercoledì 25 gennaio 2012

Richiesta di Chiarimenti sui fatti del CARA di Borgo Mezzanone (FG)


BERRETTA e RUSSO 



Allegato B

Seduta n. 575 del 24/1/2012
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INTERNO

Interpellanza:

I sottoscritti chiedono di interpellare il Ministro dell'interno, per sapere - premesso che:
nell'anno 2009, il vice prefetto vicario della prefettura di Foggia dottor Michele Di Bari, ricopriva l'incarico di commissario della Croce rossa italiana, comitato provinciale di Foggia;
nell'anno 2009 il comitato provinciale della Croce rossa italiana, della provincia
di Foggia è soggetto gestore, con convenzione di affidamento diretto, da parte della prefettura della gestione del centro di accoglienza richiedenti asilo (CDA-CARA) di Borgo Mezzanone sito in provincia di Foggia;
la prefettura di Foggia in data 19 gennaio 2009 procedeva alla pubblicazione dell'evidenza pubblica di affidamento triennale del servizio di gestione del centro di accoglienza richiedenti asilo (CDA-CARA) di Borgo Mezzanone sito in provincia di Foggia;
il presidente della commissione di aggiudicazione di suddetta gara risulta essere il vice prefetto vicario della prefettura di Foggia dottor Michele Di Bari;
alla gara partecipano oltre al comitato provinciale di Foggia della Croce rossa italiana, il consorzio Connecting People, la cooperativa Albatros 1973, Consorzio cooperative sociali SISIFO, Arciconfraternita del S.S. Sacramento e di S. Trifone, Consorzio cooperative sociali Opus, Cooperativa Auxilum, Eriches 29;
la prefettura di Foggia in data 2 dicembre 2009 procedeva alla redazione dell'apposita graduatoria con aggiudicazione definitiva, ex articolo 11 del decreto legislativo n. 163 del 2006, a favore del consorzio Connecting People, mentre il comitato provinciale della Croce rossa italiana di Foggia risultava secondo in graduatoria;
a seguito dell'aggiudicazione della gara, la prefettura ritardava la stipula del contratto di gestione del centro che avveniva solo in data 28 gennaio 2010;
a seguito della procedura di aggiudicazione, il comitato provinciale della Croce rossa italiana di Foggia, ha presentato ricorso amministrativo al fine di pervenire all'annullamento di detta procedura di aggiudicazione gara;
in data 10 febbraio 2010 il T.A.R. Puglia, sezione di Bari, con ordinanza n. 111, rigettava l'istanza di sospensione dei provvedimenti impugnati dalla Croce rossa italiana, cosicché il 23 febbraio il Consorzio Connecting people subentrava nella gestione del centro di Borgo Mezzanone;
dal 19 gennaio 2009 al 23 febbraio 2010, le attività di gestione del centro continuavano ad essere svolte dal comitato provinciale della Croce rossa italiana di Foggia secondo i parametri individuati nella convenzione di gestione diretta precedentemente sottoscritta con la stessa prefettura di Foggia;
a seguito dell'insediamento nella gestione del centro di accoglienza richiedenti asilo, il consorzio Connecting People ha ricevuto numerose ispezioni da parte della prefettura di Foggia dalle quali non è emersa alcuna disfunzione o inadempienze nella gestione del centro;
nel marzo del 2010 il commissario straordinario della Croce rossa italiana, avvocato Francesco Rocca, con ordinanza commissariale n. 99, «considerata la situazione di potenziale conflitto di interessi del dott. Michele Di Bari» procedeva alla sostituzione dello stesso avocando a sé l'incarico;
a seguito di un lungo contenzioso amministrativo, il Consiglio di Stato in data 21 dicembre 2011 con sentenza dichiarava l'inefficacia del contratto stipulato tra la prefettura di Foggia ed il consorzio Connecting People;
la prefettura di Foggia, in ottemperanza alla suddetta sentenza del Consiglio di Stato, deve provvedere alla aggiudicazione definitiva e al subentro nel contratto del Comitato provinciale della Croce rossa italiana di Foggia, previa verifica dell'insussistenza a carico della stessa Croce rossa di Foggia di ogni eventuale impedimento alla stipula;
la prefettura di Foggia, nei giorni scorsi, ha proceduto alla aggiudicazione definitiva ed al subentro nella gestione come specificamente prevista dalla sentenza del Consiglio di Stato;
in data 15 luglio 2010 il TAR del Lazio, con la sentenza n. 32649, ha escluso la possibilità per la Croce rossa italiana di sottostare a procedure di evidenza pubblica con altri soggetti avendo essa la capacità giuridica di assumere la veste di parte in un rapporto instaurato con altro soggetto pubblico, ma solo a mezzo delle convenzioni all'uopo previste dal suo statuto, nelle quali non può ritenersi che possa rientrare anche l'appalto di servizi, potendo il rapporto convenzionale configurarsi in vari modi, ma non come appalto di servizi, postulante una natura imprenditoriale della stessa estranea alla Croce rossa (che non ha scopo di lucro ed ignora il rischio di impresa);
la suddetta decisione del TAR Lazio è stata impugnata dalla Croce rossa italiana, ma è stata pienamente confermata dal Consiglio di Stato, sez. III, il 9 agosto 2011, n. 4720;
nella succitata sentenza, depositata dal Consiglio di Stato in data 9 agosto 2011, il Consiglio di Stato ha avuto modo di precisare che: «...lo statuto vigente della C.R.I., approvato con D.P.C.M. 6 maggio 2005, n. 97 (atto normativo di livello regolamentare, ai sensi dell'articolo 17, comma 3, della 400/1988) all'articolo 2, comma 1, prevede un istituto diverso dal contratto di appalto quale strumento della collaborazione della C.R.I. con le pubbliche amministrazioni, per l'espletamento dei servizi sociali, assistenziali e sanitari. Ciò che lo statuto preclude, insomma, non è la partecipazione alle gare in sé e per sé, ma la stipulazione di contratti di appalto» -:
se quanto esposto in premessa corrisponda al vero;
se non ritenga che rappresenti un palese conflitto di interesse la posizione del vice prefetto vicario dottor Michele Di Bari, che pur ricoprendo l'incarico di commissario del comitato provinciale della Croce rossa italiana, presiedeva la commissione di aggiudicazione per la gestione triennale del centro di accoglienza richiedenti asilo (CDA-CARA) di Borgo Mezzanone;
con quali iniziative e controlli intenda approfondire tali conflitti di interesse e per evitare che in futuro possano essere riproducibili tali situazioni di intrecci tra prestazioni di servizi e organismi di controllo sugli stessi;
se non ritenga che, a seguito della sentenza n. 32649 del TAR del 15 luglio 2010 e del conseguente pronunciamento del Consiglio di Stato, la prefettura di Foggia non avrebbe potuto procedere alla stipula del contratto di appalto in favore della Croce rossa italiana, per la gestione triennale del centro di accoglienza richiedenti asilo (CDA-CARA) di Borgo Mezzanone;
se non ritenga, in considerazione di quanto illustrato in premessa e dell'ulteriore contenzioso che potrebbe scaturire a carico della prefettura di Foggia di promuovere iniziative volte a verificare la correttezza delle procedure di gara e di aggiudicazione;
se non ritenga di promuovere iniziative per giungere ad una nuova procedura di gara per l'affidamento del servizio di gestione del centro di accoglienza richiedenti asilo (CDA-CARA) di Borgo Mezzanone sito in provincia di Foggia.
(2-01331)



 cplogo

Ad integrare la cronistoria della contesa sulla gestione del Cara di Borgo Mezzanone tra la Croce Rossa Italiana e Connecting People,
riportiamo alcuni estratti dagli atti della Camera e del Senato che segnalano diverse irregolarità nell’amministrazione della CRI foggiana.

2 commenti:

  1. ma se lo sanno tutti che il vice prefetto michele di bari e il funzionario della prefettura michele crocco prendevano i soldi dalla croce rossa foggiana!!!!!!!!!!!!

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  2. Carissimi volontari e’ da ammirare cio’ che fate e come lo fate siete voi che rendete grande il nome della Cri….! Ma per la gestione dei Cara riflettete un attimo non sarebbe meglio che non prestiate il vostro servizio? Involontariamente non fate altro che farvi strumentalizzare dalla Cri la quale non fa altro che incentivare il precariato e la disoccupazione …..certo non lo fa gratis….! AH dimenticavo e’ un ente pubblico ma partecipa a gare private…..ha volontari ….prende soldi ma non ne da…..fa del bene umanitario ……ma ro..a famiglie…..e’ geniale questo Ente fa cio’ che gli pare con l’appoggio dello Stato ….d’altronde siamo in ITALIA…..!

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