lunedì 27 giugno 2011

Stanno per servirci l’amaro .....i lavoratori della Croce Rossa Italiana aprano gli occhi

se eravamo alla frutta...ecco l'amaro! 

Nella Manovra in discussione al Consiglio dei ministri si prevede la trasformazione di CRI in Ente di diritto privato! Mobilità e licenziamenti da Gennaio 2012. 

Diciamo NO! 

il 28 e il 30 presidio a Montecitorio


Ci siamo. Altro che alla frutta! Stanno per servirci l’amaro ed è ora che i lavoratori della Croce Rossa Italiana aprano gli occhi su quello che sta per accadere…e passino all’azione e ALLA MOBILITAZIONE.
      In questi giorni è salito agli onori della cronaca che nella nuova manovra finanziaria che sarà in discussione al prossimo consiglio dei ministri è prevista la trasformazione dell’ente Pubblico C.R.I. in associazione umanitaria a carattere volontari con personalità giuridica di diritto privato. Il provvedimento prevederebbe la trasformazione di Cri in ente di diritto privato, la messa in mobilità del personale di ruolo, il passaggio al ministero della difesa di quello militare e la fine dei contratti a t.d. a partire da gennaio 2012. Si realizzerebbe così quella privatizzazione fortemente voluta (ma mai apertamente dichiarata) da questa gestione Commissariale e dai suoi “amici” in alto loco, anche loro recentemente balzati agli onori della cronaca per motivi non certo lusinghieri.
      Sarebbe troppo facile per noi rivendicare che “ lo avevamo detto”, se non fosse che tutte le altre OO.SS. della C.R.I., fino a ieri, hanno preferito non vedere dove stavamo precipitando e continuare a gestire l’”ordinaria amministrazione”, apostrofandoci come quelli che facevano “terrorismo” solo per ottenere quattro tessere in più, mentre invece noi abbiamo solo tentato di stanare Rocca e Co., anche con azioni forti, per evitare di trovarci di fronte a fatti compiuti e irreparabili!
Il Commissario ROCCA
     Cosa dirà ora il Commissario sulle pagine del suo personalissimo social network preferito, visto che a più riprese ci ha accusato di fare una campagna allarmistica nei confronti dei lavoratori…e ora pare proprio che gli allarmi servivano…eccome!
      Sarà curioso vedere con quale faccia si presenterà al prossimo incontro; sarà curioso vedere se tirerà fuori gli attributi e avere il coraggio di dire in faccia ai lavoratori (in primis i precari) che, se si privatizza e passa così come è la norma inserita nella bozza di finanziaria, perderanno il posto dal 1 gennaio 2012 o bene che gli vada cambieranno tipologia di contratto (da pubblico a privato) sempre come precari.
      Alla luce di quello che si sta profilando si confermano i nostri timori che le convezioni perse fossero solo il pretesto per “svincolarsi” dagli impegni assunti con il personale precario e poterne giustificare il licenziamento senza “venire allo scoperto” rispetto i progetti di privatizzazione e così anche la modalità “casereccia” di porsi nei confronti degli altri partner con cui tentare approcci convenzionali.
      Si è arrivati a ridurre una Associazione e un Ente glorioso come la C.R.I., ad una vecchia prostituta il cui unico obiettivo è quello di far cassa infischiandosene se poi ci rimettono i poveri malati, disabili, lavoratori, etc……alla faccia dell’Umanità!!
      Spiace fare certe pesanti affermazioni, ma bisogna essere realistici e guardare alla cruda realtà; chi sta facendo tutto questo (a dispetto di quanto si va millantando) ha peli sullo stomaco e sicuramente non avrà nessun rimorso ……
      E i lavoratori in tutto questo? Mangeranno tranquillamente questo boccone avvelenato, oppure lo faranno ingoiare a chi glielo sta propinando? NOI DICIAMO NO!
      Noi di USB faremo di tutto per contrastare questo infame progetto; lo faremo utilizzando qualsiasi strumento legittimo che ci permetta di tutelare il posto di lavoro a tutte le compagini di Croce Rossa (precari, Militari e di ruolo) e 

CHIAMIAMO TUTTI ALLA MOBILITAZIONE IMMEDIATA



PRESIDIO DI TUTTI I LAVORATORI CRI P.zza Montecitorio ROMA
MARTEDI’ 28 giugno ore 14.00
GIOVEDI’ 30 giugno ore 10.00
no a privatizzazione, dismissione e licenziamenti
in occasione del Consiglio dei Ministri che discuterà di CRI

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