mercoledì 10 febbraio 2010

NUOVI SVILUPPI TRA I VERTICI DELLA CRI, E LE PROTESTE DEL MARESCIALLO LO ZITO E DEL CAPITANO MARTINEZ


Avviata un’inchiesta interna per la mancata ripresa in servizio del maresciallo, il quale parla di processo persecutorio e intimidatorio nei suoi confronti. Lettera inviata al Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano dal Capitano Martinez.


Intervista di Pierfrancesco Proietti


Nella precedente intervista il Maresciallo Lo Zito concludeva auspicando l’intervento della magistratura per fare chiarezza, mentre il Capitano Martinez dichiarava di non volersi fermare di fronte agli abusi e alle irregolarità, che lo hanno escluso dal servizio.

Le speranze dei due militari non solo non si stanno verificando ma si stanno intensificando le azioni disciplinari nei confronti del Maresciallo che ovviamente da soldato si difende, e visto che si continuano ad ignorare le aspettative del Capitano Martinez egli intraprende nuove azioni per sostenere la sua causa. Abbiamo raccolto le nuove dichiarazioni del Maresciallo le pubblichiamo assieme ai documenti che attestano la veridicità di quanto afferma, e pubblichiamo la lettera che il Capitano Martinez ha inviato al Presidente della Repubblica.


Maresciallo Lo Zito quali sviluppi ci sono stati tra lei e i vertici del Comitato Regionale Abbruzzo della CRI?


Purtroppo il processo persecutorio e intimidatorio da parte della Croce Rossa si è intensificato dato che non sanno più come farmi tacere, non solo il Commissario Francesco Rocca mi intima delle cose assurde con Lettera a sua firma inviata dal Comitato Centrale della

Croce Rossa Italiana del 14 Dicembre 2009,



che dopo circa tre mesi si è ricordato bene che ero stato visitato dalla Commissione Medica Militare della Croce Rossa Italiana, però stranamente non ricorda il giudizio espresso ( ..si idoneo ai soli servizi territoriali SE SVOLTI nell'ambito della propria residenza... con esclusione dai servizi gravosi e di guida permanentemente ). Non si rassegna che non può onorare la richiesta della Presidente Abruzzese Maria Teresa Letta che mi vuole trasferito perché le impedisco di svolgere il suo lavoro (Illegale) e addirittura minaccia i responsabili degli uffici di gravi responsabilità.


Che altro è successo tra lei e il Commissario

Francesco Rocca?


Addirittura mi fa scrivere dal Direttore Generale Facente Funzioni Dr. Leonardo Carmenati che stranamente è anche Direttore Regionale Abruzzo, e Capo Dipartimento del Servizio Socio Sanitario della Croce Rossa Italiana, - Incompatibilità di cariche stranamente sfuggita -



che con nota del
21 Dicembre 2009




mi diffida dal presentarmi entro 24 ore, presso la sede di Assisi come sancito dalla nota del mio trasferimento ma stranamente non si tiene conto del Verbale del Collegio medico del IX Centro di Mobilitazione della Croce Rossa che ribalta il loro trasferimento dandomi l’idoneità a svolgere il mio lavoro solo nella propria zona di residenza che non è certo Assisi in Umbria e addirittura facendo riferimento a degli articoli di legge quali l’Art. 12 del DPR n° 3/57 che tratta le disposizioni concernenti lo statuto degli impiegati Civili dello Stato cosa che io non sono e l’art. 48 del regolamento di Disciplina Militare DPR n° 545/1986.


Cosa dicono questi articoli?


L’art. 12 del DPR 3/57 recita che l’Impiegato CIVILE deve risiedere nel luogo ove ha sede l’Ufficio cui è destinato. Pertanto non posso essere assoggettato alle disposizioni del suddetto articolo visto che questi fa riferimento esclusivamente all’IMPIEGATO di natura CIVILE e il sottoscritto è
un militare. Nel Contempo l’art. 48 del regolamento di disciplina Militare fa riferimento all’obbligatorietà dei militari di alloggiare nella località sede del servizio, specificando che tale norma è riferita unicamente ai Sergenti, i graduati ed i militari semplici e non certo ai sottufficiali quale normativamente sono (Maresciallo Capo) e gli stessi in relazione alla situazione abitativa possono chiedere di essere autorizzati ad alloggiare in località diversa da quella di servizio, ma nella fattispecie in esame, ciò contrasterebbe con quanto statuito dalla IX Commissione Medica, la quale pur facendomi idoneo, non mi consente minimamente di viaggiare.


Quindi cosa si aspetta lei?


Io mi aspetto che venga espressamente applicata la legge dato che il Commissario Rocca ha sempre detto che la Croce Rossa rispetta le normative e la legge, ma a me non risulta dato che ci sono altre sentenze del Tar tipo quella del Capitano Martinez che stranamente non viene rispettata. Io non capisco tutto questo accanimento n
ei miei confronti oltretutto ingiustificato dato che io mi sono limitato solo ed esclusivamente a svolgere il mio lavoro ed ho avuto la sfortuna di scoprire e denunciare dei gravissimi illeciti amministrativi commessi dalla presidente Maria Teresa Letta e da allora è iniziato il mio calvario. Ora addirittura non viene nemmeno rispettato il giudizio di una Commissione Medica che ribalta il Trasferimento d’Autorità e mi rimette al lavoro proprio in quello stesso ufficio dove la Presidente Letta è stata ritenuta illecita dallo stesso servizio Ispettivo del Comitato Centrale CRI che le ha sospeso la sua firma, sollevata dall’incarico anche come Responsabile Amministrativo e ha intimato di chiudere immediatamente il Conto Corrente tenuto a sua firma presso la Banca Toscana.


Abbiamo visto che a suo carico è stato richiesto dal Commissario Rocca anche un Procedimento Disciplinare di Stato cosa altro si aspetta?


Non solo il Commissario Rocca, sempre per farmi tacer

e, ha ordinato un Provvedimento Disciplinare di Stato paragonandomi al più infame dei delinquenti solo perché mi sono permesso di rendere pubbliche tutte queste ingiustizie e vessazioni fatte alla mia persona, ma stranamente una volta rientrato in servizio il Direttore Generale titolare D.ssa Patrizia Ravaioli, la stessa senza nemmeno sentire ragioni dato che è da moltissimo tempo che chiedo di parlare con Lei ma non ottengo risposta, ha pensato bene di unirsi alla campagna persecutoria nei miei confronti .


Lettera del Direttore Generale Ravaioli


mi invia una nota ignorando del tutto le mie risposte con richiesta di chiarimenti in merito alle cose assurde scritte nelle precedenti note ma addirittura restando molto evasiva non tiene conto del Verbale della commissione Medica. Addirittura mi diffida dal prendere servizio sempre nella stessa sede in Umbria entro 5 giorni altrimenti si vedrà costretta ad informare gli organi competenti per il mio atteggiamento.


Quali sono questi organi competenti?


Sono sicuramente il Capo del Personale a cui mi sono rivolto decine di volte;

La Corte dei Conti a cui mi sono rivolto più di una volta; e infine alla Procura della Repubblica a cui mi sono rivolto molte volte, in tutti e tre i casi denunciando e documentando tutti gli illeciti commessi dalla Presidente Letta. E ancora attendo risposta... Mi sono rivolto anche alla Commissione Disciplinare, che dovrà valutare il mio operato, dato che mi sono permesso di denunciare pubblicamente gli illeciti della Presidente Letta e le coperture fornite dai vertici dell’Ente Croce Rossa.


Maresciallo, cosa si aspetta ora?


Il Plotone di esecuzione... perché solo così riusciranno a farmi tacere per sempre e potranno seguitare indisturbati nella loro gestione illegale e clientelare dell’Ente Croce Rossa.






Maresciallo, il plotone d'esequzione ci sembra eccessivo.

Ci auguriamo che questa vicenda possa trovare dei risvolti positivi sia per lei che per il Capitano Martinez.

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