venerdì 11 gennaio 2013

L'ULTIMA INFAMIA C.R.I.

                                                              




L'ULTIMA 
INFAMIA...




Pochi giorni or sono la C.R.I. (a dispetto del suo carattere falsamente umanitario), ha messo in scena l'ennesimo atto infamante nei confronti di alcuni lavoratori (peraltro precari), interrompendone il rapporto di lavoro perché ormai usuratí e logorí e non più necessari ad una societa civile che dovrebbe essere fondata sul lavoro, sul rispetto e sulla tutela dei più deboli.. 
Ma questa è la nuova C.R.I. che avanza!!

Il nuovo volto della C.R.I., sempre più propenso al profitto piuttosto che alla solidarietà, usa un linguaggio freddo e "burocratese" per licenziare i propri Dipendenti, senza preoccuparsi minimamente dei risvolti drammatici a cui saranno soggetti questi lavoratori. Abbiamo il dovere di ricordare che questi due colleghi sono inseriti nei processi di stabilizzazione e, in uno dei due casi, si è addirittura in presenza di una sentenza favorevole di primo grado per la definitiva trasformazione del contratto di lavoro da tempo determinato a tempo indeterminato. Chi ha messo in pratica l”ennesima porcata sa benissimo che si sta prestando ad un gioco sporco e pericoloso che apre le porte ad una serie di procedimenti che rischiano di coinvolgere decine e decine di lavoratori che si trovano nelle stesse identiche condizioni dei due colleghi appena licenziati. Invece di licenziare in maniera spregiudicata ed ingiustificata, dove erano e cosa hanno fatto in tutto questo tempo questi illuminati Vertici a difesa della sicurezza e della salute dei propri Dipendenti nei luoghi di lavoro?? NULLA!!
Ancora oggi i servizi del Comitato Provinciale di Roma (C.O.S.P., C.E.M. e lo stesso Provinciale), sono sprowisti dei Rappresentanti dei Lavoratori per la Sicurezza (R.L.S.) unico vero strumento per monitorare le condizioni e la sicurezza di lavoro dei Dipendenti. Questo artificio (penalmente rilevante), ha permesso a questa Amministrazione di eludere qualsiasi controllo sui carichi di lavoro a cui sono sottoposti i lavoratori del Comitato Provinciale, a cominciare dalle recenti aberranti turnazioni imposte e “ideate” al C.O.S.P. da qualche genio assunto attraverso contratto di somministrazione (ma non avevamo nessun Dipendente in grado di fare quel lavoro??) senza passare, peraltro, attraverso alcun accordo con le parti sociali (OO.SS. e R.S.U.). Ma questo nessuno se lo è chiesto; l'importante e sbarazzarsi, al più presto, del più alto numero possibile di Dipendenti (meglio se precari) per rendere la Nuova C.R.I. libera da “zavorre” inutili e fastidiose; poco importa se dietro ci sono persone e famiglie, ormai lo sguardo del “nuovo che avanza” è rivolto al business, al mercato, alle carriere personali e alle svendite immobiliari .... .. Purtroppo per loro, abbiamo ancora saldi i principi di solidarietà, di tutela dei più deboli e vulnerabili, in funzione del mantenimento dei livelli occupazionali; questo ci permette, e ci da la forza, di continuare a combattere contro queste vere e proprie ingiustizie sociali. Metteremo in campo tutte le nostre forze per scongiurare altri episodi del genere e per ripristinare quanto illegittimamente messo in pratica nei confronti dei due colleghi appena licenziati. Avremmo voluto sentire, forti e chiare, le posizioni delle altre OO.SS. in merito alla vicenda, ma ci attendiamo anche un pronunciamento di solidarietà, altrettanto forte, da parte di tutti gli altri lavoratori, perché è solo così che si sconfiggono i regimi e la paura ..... ..








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