mercoledì 6 giugno 2012

CROCE ROSSA .. CROCE ROSSA... E SEMPRE CROCE ROSSA


XVI LEGISLATURA
Resoconto stenografico dell'Assemblea
Seduta n. 644 di martedì 5 giugno 2012

Sull'ordine dei lavori e per la risposta 
a strumenti del sindacato ispettivo (ore 18,40).

 MARIA ANTONIETTA FARINA COSCIONI. 
Chiedo di parlare.

PRESIDENTE. 
Ne ha facoltà.





Signor Presidente, intervengo per sollecitare l'attuazione dell'ordine del giorno sulla Croce rossa, il n. 9/4865/A-R/10, a mia prima firma e a firma dei colleghi Radicali. Si tratta di un ordine del giorno accolto dal Governo lo scorso 26 gennaio, con il quale l'Esecutivo ha assunto un preciso impegno nei confronti della Croce rossa italiana.
Il Commissario F. Rocca
 Visti i risultati, a nostro avviso fallimentari, raggiunti dal commissario straordinario (che in più di tre anni non è riuscito a raggiungere uno solo degli obiettivi per i quali era stato nominato nel 2008), sarebbe opportuno dare immediata attuazione al nostro atto di indirizzo con cui abbiamo chiesto di ridurre nella misura del 50 per cento il compenso di 229.489,43 euro pagati annualmente al commissario straordinario, anche al fine di evitare che questa nuova proroga, che gli è stata concessa fino al prossimo settembre, non diventi una misura premiale per non avere eliminato le criticità organizzative e gestionali che affliggono la Croce rossa italiana.
Entro lo scorso 1o giugno dovevano essere svolte le elezioni degli organi statutari ai vari livelli della Croce rossa italiana, ma anche questo impegno, insieme all'altro che ho appena citato, è caduto nel vuoto.
Quindi, mi riprometto quotidianamente di sollecitare l'attuazione di questo ordine del giorno, che è stato accolto dal Governo lo scorso 26 gennaio.




MAURIZIO TURCO, BELTRANDI, BERNARDINI, 
FARINA COSCIONI, MECACCI e ZAMPARUTTI.
 — Al Ministro della salute. —
 Per sapere – premesso che:



nel corso della puntata del programma «Ballarò», trasmesso il 29 maggio 2012 su Rai 3, ha partecipato il commissario straordinario della Croce rossa italiana, avvocato Francesco Rocca, indossando la maglia rossa dei volontari del soccorso con il simbolo dell'Associazione;


 il compenso annuo lordo corrisposto al commissario straordinario è di euro 229.489,43 –:

se vi sia o meno una disposizione sull'utilizzo della maglia che contraddistingue i volontari della Croce Rossa.

(4-16432)





FARINA COSCIONI, MAURIZIO TURCO, BELTRANDI, BERNARDINI, 
MECACCI e ZAMPARUTTI. 

Al Ministro della salute, al Ministro del lavoro 
e delle politiche sociali.

Per sapere – premesso che:

il CEM (Centro d'educazione motoria) di Roma gestito dal comitato provinciale CRI di Roma della Croce rossa italiana (CRI) in accreditamento con la regione Lazio, risulta essere tra i più importanti in Italia per la tipologia di assistenza rivolta anche a persone con handicap molto gravi che accoglie nella palazzina donata dalla fondazione Mario Riva a tale scopo negli anni sessanta, la stessa è suddivisa in diversi reparti suddivisi ed attrezzati per rispondere al diverso grado di disabilità e alla necessaria mobilizzazione delle persone che hanno bisogno d'assistenza completa e continua. Il corpo centrale della palazzina accoglie 50 utenti, al quale va aggiunta una struttura sempre all'interno del parco, che ospita un centro diurno frequentato da 14 utenti in attesa che venga autorizzata dalla regione, per attivare una «casa famiglia», per alcuni ospiti non più sostenuti dalle famiglie. Le strutture sono dotate, inoltre, di diversi servizi quali laboratori, palestra, salone per le feste ed un ampio parco;
   la struttura si trova oggi ad avere un forte disavanzo finanziario, pari a circa 4 milioni di euro, e questo si ripercuote anche su un'adeguata assistenza da parte del personale sanitario soprattutto durante i periodi di ferie. Inoltre, a seguito della ristrutturazione che da tempo coinvolge Croce rossa italiana è molto forte il rischio che il Centro venga chiuso per mancanza di fondi –:
   se il Governo sia al corrente della situazione che si potrebbe verificare a danno di queste persone altamente disabili;
   se, in considerazione del livello di eccellenza della struttura, alla quale fanno riferimento anche molte famiglie, non si ritenga necessario aprire un tavolo di confronto con le parti interessate della CRI e della regione Lazio al fine di trovare la soluzione migliore per evitare la chiusura del centro. 

(5-06998)

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