presentata da
MAURIZIO TURCO
giovedì 30 settembre 2010, seduta n.376
MAURIZIO TURCO, BELTRANDI, BERNARDINI, FARINA COSCIONI, MECACCI e ZAMPARUTTI.
Al Ministro della salute, al Ministro dell'economia e delle finanze, al Ministro della difesa.
- Per sapere - premesso che:
Con gli atti di sindacato ispettivo nn.rr. 4-06629 e 4-06344 gli interroganti hanno portato all'attenzione dei Ministri interrogati la questione che ha visto coinvolta la Croce rossa italiana nelle puntuali denunce fatte dal maresciallo capo CRI Vincenzo Lo Zito;
La totale assenza di risposta alle interrogazioni citate, nonostante i solleciti effettuati, rappresenta, ad avviso degli interroganti, una grave disattenzione del vertice politico dei Ministeri vigilanti verso i fatti segnalati. Infatti, non vi è notizia che vi sia stato un intervento da parte dei predetti Ministeri sulla Croce rossa, teso ad accertare i fatti ed eventualmente procedere alle dovute comunicazioni alle autorità giudiziarie competenti e alla rimozione delle cause o dei responsabili delle irregolarità segnalate dal militare in questione che attualmente, consta agli interroganti, sia sottoposto a severi procedimenti disciplinari di stato che nonostante la decorrenza dei termini di legge non hanno trovato la loro conclusione;
I vertici della Croce rossa nonostante la situazione ad avviso degli interroganti di dubbia legittimità venutasi a creare in relazione a detti procedimenti, in mancanza di un qualsivoglia provvedimento disciplinare, hanno applicato nei confronti del predetto militare la sospensione dello stipendio a decorrere dal mese di luglio 2010 -:
Se i Ministri interrogati siano a conoscenza dei fatti di cui in premessa;
Se intendano disporre una indagine interministeriale per accertare i fatti oggetto delle denunce presentate alle competenti autorità giudiziarie dal maresciallo Lo Zito e, conseguentemente, assumere i provvedimenti che si renderanno necessari per ristabilire il rispetto della normativa vigente e restituire al sodalizio e al Corpo militare della Croce rossa quella rispettabilità che siffatte denunce, qualora si rivelassero fondate, in mancanza di un'adeguata azione da parte dei Ministeri vigilanti, comprometterebbero irrimediabilmente.