Dall'articolo: ........ Toccata e fuga di Joan Sebastian Bach. Ovvero. Dopo il nostro articolo pubblicato il giorno 28/9 sul caso della CRI Sicilia e dell’(af)fondazione siciliana CRI/Regione che l’assessore Russo ha deciso di costituire per gestire (?) il servizo di emergenze 118, dal titolo significativo SISE, CRI, Regione Siciliana, scandali e matrimoni … di interesse nel quale sottolineavamo l’anomalia della sostituzione del Presidente del CdA SISE, D’Alcontres, e la decisione contro ogni logica di lasciarlo inspiegabilmente in carica di Commissario del Comitato Regionale e di conseguenza, mantenendolo ben saldo al potere regionale perché unico interlocutore della Regione Siciliana per la costituenda (af)fondazione CRI/Regione, di cui, prevedibilmente, ne sarebbe stato il presidente,
Roma azzera i vertici regionali della CRI siciliana con l’O.C. 306 del 29.9.2009......
Inoltre un politico accusa:
http://www.stato-oggi.it/archives/00097321.html
Grande il Commissario Straordinario della Croce Rossa Italiana Avv. Francesco Rocca.
Certamente un gesto da elogiare quello della sostituzione giusta del Commissario D’alcontres e del suo Vice Giuseppe Vecchio, non si poteva certo accettare che se avevano in qualche modo commesso illeciti, non certo sfuggiti all’occhio vigile del Commissario Rocca, non potevano sicuramente restare in carica.
Non si riesce a capire come mai, sempre l’attento occhio vigile del Commissario Rocca, non riesca a vedere gli illeciti commessi da un’altrettanto Commissario Regionale della Croce Rossa Abruzzese…
Si parla della Prof.ssa Maria Teresa Letta, sorella del Grande Gianni Letta che dai fatti denunciati sia allo stesso Commissario che alle Autorità competenti, risulta aver commesso molti illeciti nella gestione amministrativa della struttura regionale senza averne titolo. Stranamente vengono coperti, con il 2° Trasferimento d’autorità del Maresciallo Lo Zito Vincenzo che ha avuto la sfortuna di scoprirli e denunciarli…
Sarà pura coincidenza?
Sarà perchè è la sorella di un Potente?
Sarà perchè la carica del Commissario Rocca è stata voluta da Gianni Letta?
Il commissario della Cri alza le vele al rinovamento, ma le previsioni atmoferche non prevedono nulla di buono, con un forte vento di tramonrtana, gia da stamane il senatore D’Alia, si ricorda, dopo anni di convenzione tra la CRI e la Regione Siclia, per il servizio del 118, attravero la società in Hause SI.S.E spa, forse imbarazzato della caduta e dell’azzeramento dei vertci SI.S.E e Comitato Regionale CRI, comunica:
RispondiEliminaGianpiero D’Alia, che aggiunge: "La Croce rossa italiana, per legge e per statuto, non può svolgere né direttamente né indirettamente attività di natura imprenditoriale o che abbiano scopi di lucro. In Sicilia invece, come da tempo evidenziato, gestisce in maniera assolutamente illegittima i servizi di pronto intervento (118). Apprezzeremo quindi l’operato del nuovo commissario solo quando concorrerà, insieme al governo regionale, all’eliminazione di questa evidente anomalia".
Finalmente qualcuno si è svegliato dal letargo?
l commissario Rocca, come un prode marinaio, con il vento a poppa, fa rotta sul rinnovamento, con un atto deciso e risaluto, firmando l’O.C 306/09, nomina il nuovo commissario regionale della Sicilia, l’avv. Davide Bàmbina, azzerando ancora una volta, i leader storici della cri siciliana, mettendo fine da una gestione passata, ormai sterile e troppa chiacchierata, scomoda al palazzo romano di via Toscana, dando una ventata di gioventù e professionalità,al vertice della Cri siciliana.
Non si può, fare altro , che esprimere al neo commissario siciliano la stima e l’augurio di un buon lavoro proficuo e rinnovativo.
Ma il rampollo al comando del timone nazionale, non finisce di stupirci in questi giorni con il mare a favore? Vedremo come se la caverà, quando la prima tempesta si scatenerà sul prode marinaio, all’imbrunire, di una legge obsoleta, che è il R.D. 484/1936 che regola il Corpo Militare della Croce Rossa italiana, è il navigar di notte in un mare in tempesta diventa arduo e complicato.
Il nodo da sciogliere, nel gergo marinaro, per semplificare, è che non essendoci una pianta organica, resto il dilemma, di un personale che qualcuno, ostinatamente, continua a definire, erroneamente: continuativo, stabile o a tempo indeterminato, non essendoci nessun riferimento di norme, alla sopra citata legge, sulla scorta di una volontà discrezionale, con delle selezioni, non riconosciute da un organo ispettivo Ministeriale che riguarda l’Economia e le Finanze, tanto si legge nelle relazione ispettiva del 2008, prova inconfutabile.
Viene riconosciuto, a un ristretto nucleo, ormai reduci, di un concorso del 1989, che viene riconosciuto un contratta di impiego con la CRI.
A seguito del Decreto in data 15 marzo 1989 della Presidenza del Consiglio dei Ministri - Dipartimento per 11 Coordinamento del la Protezione Civile - repertorio n. 294 del 11.04.1989, si con nica che con Ordinanza Commissariale n. 24 del 22.05.1989, la S.V è stata irrrnessa nel ruolo speciale ad esaurimento del personale militare della C.R.I..
Ciò che stuzzica la curiosità collettiva, è come si vuol risolvere il problema, degli avanzamenti del personale militare senza, avere i requisiti necessari, come si evidenzia nella stessa relazione ispettiva RGS-IGF.
Ci domandiamo, se il coraggio fino ad ora dimostrato, sulla vicenda siciliana, avrà la stessa consistenza, nel risolvere la vicenda complessa della componente militare della CROCE ROSSA ITALIANA?
Quest’ultimi, saranno, FORSE, retrocessi al livello di competenza, e restituiranno le somme percepite?
…Colpa, nel passato di un sistema superficiale , o semplicemente un erronea valutazione di controllo all'avanzamento?
Con questi dubbi, auguriamo al Commissario CRI Francesco Rocca, dove riponiamo la nostra fiducia, che sicuramente senza indugi e ripensamenti, troverà la rotta, per superare anche le onde più avverse che dovrà affrontare nella navigazione, sono colme di insidie e di ostacoli.
Buon lavoro commissario
E' menomale che nel forum CRI avevo avvertito a tempi non sospetti, gli illeciti di questi cialtroni siciliani allaguida della Sise spa e nei vertici del Comitato regionale cri, adesso all'improvviso si svegliano dal letargo, ed è tutto illecito?????? Meglio tardi che mai.
RispondiEliminaAnche so ho la soddisfazione di avere avuto la conivisione, di cio che ho detto, del commissario nazionale dalla mia parte, il quale. ha fatto un intervento radicale e necesario per l'immagine della CROCE ROSSA ITALIANA, troppe chiacchiere e troppe.
Anche se sono stato accusato di essere un pscopatico, tanto meglio, alla fine possimao definire.............missione compiuta.
PECHERONZA
PS> ho trovato molto interessante questo Blog, specialmente per i documenti postati in evidenza, mi augur che il commissario Rocca, alzer' anche le vele del rinnovamento in Abruzzo, se non vuole diventare agnello sacrificato, di un potere logoro, arrogante ed antiquato, augurandomi per lui che non diventi strumento ad uso persona, ma sappia con tenacia e rigore dare la giusta rotta della legalit' n Croce rossa Italiana.
Dopo il vento di rinnovamento, del prode rampollo di casa Letta, che ha soffiato sula CROCE ROSSA ITALIANA Siciliana, le discussioni non si placano anzi si accendono, con l’intervento del Senatore D’Alia.
RispondiEliminaNuovo corso, chiarezza, il vecchio che va via. Ma non è cosi secondo il senatore dell’Udc Gianpiero D’Alia. «Un avvicendamento ai vertici della Croce rossa siciliana, per il quale l’assessore regionale alla sanità ha espresso apprezzamento - ha spiegato - non cambia la attuazione di illegalità nella quale questo ente si trova a livello regionale». E aggiunge: «La CROCE ROSSA ITALIANA per legge e per statuto, non può svolgere nè direttamente nè indirettamente attività di natura imprenditoriale oche abbiano scopi di lucro. In Sicilia invece, come da tempo evidenziato, gestisce in maniera assolutamente illegittima i servizi del 118.
Le anomalie aumentano anzichè diminuire. Guglielmo Stagno D’Alcontres potrebbe rientrare alla guida del servizi del 118 non appena la Regione costituirà la nuova Fondazione che gestirà la CRI al posto della Sise. E nel frattempo tutto le irregolarità persistono. Assunzioni per chiamata diretta, circa 500 unità, ambulanze noleggiate per un numero di 160 l’anno con una spesa dl gran lunga superiore rispetto all’acquisto delle stesse ambulanze
Non c’è peggior sordo di chi non vuol sentire, per non dimenticare una ispezione del dipartimento ragioneria dello stato nel lontano 2006, che evidenziava delle irregolarità sula vicenda SI.S.E/ CRI.
Ma le irregolarità in CROCE ROSSA, non si circoscrivono solo alle vicende, imprenditoriale Si.S.E. spa in house con capitale C.R.I., si estendono anche in campo nazionale, un marasma nel Corpo Militare della CROCE ROSSA ITALIANA, dove dopo l’ultima ispezione , del 2008 sempre del dipartimento ragioneria generale dello Stato, sono stati riscontrati abusi di ogni genere, senza mai sapere chi sono i responsabili, chi ha ottenuto il grado illegittimamente e continua il suo servizio con Io stipendio adeguato, chi è entrato in servizio senza concorso, ma solo con un semplice richiamo o precetto discrezionale, le norme che ne regolano il servizio, R.D. 484/1936 prima della Costituzione Italiana, non prevede un servizio a tempo indeterminato, continuativo o permanentemente, non essendo legiferato dal legislatore.......,.
Il senatore D’Alia intanto ha già predisposto una interrogazione parlamentare per sapere «se la Cri possa ancora mantenere l’iscrizione nel sul registro delle Onlus usufruendo impropriamente delle agevolazioni fiscali previste per le associazioni no profit».
speriamo che questa volta, il post sul forum Panorama non venga spazzato via da Eolo .....arruolato da poco in CRI...............
RispondiEliminahttp://forum.panorama.it/viewtopic.php?id=25735