STORIA DI ORDINARIA INGIUSTIZIA

La storia assurda del Maresciallo Lo Zito è in continua evoluzione e si cerca di aggiornarla continuamente.. i Provvedimenti dciplinari aumentano così come i Trasferimenti.. Il Blog contiene numerosissimi articoli e documenti scaricabili a prova dei fatti che vengono denunciati.. basta sfogliare le numerose pagine per rendersi cono...
BUONA LETTURA

lunedì 23 aprile 2012

IL CASO LO ZITO......




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CRI: AVVOCATO LO ZITO,ANCORA NON GLI DICONO SUA SEDE LAVORO ASSOLTO IN APPELLO DA DISERZIONE, AVEVA DENUNCIATO IRREGOLARITA' 
(ANSA) - MILANO, 23 APR - 
Vincenzo Lo Zito, maresciallo della Croce Rossa accusato di diserzione aggravata, noto per aver denunciato delle irregolarita' amministrativo-contabili nella Croce Rossa abruzzese, presieduta da Maria Teresa Letta, e poi trasferito per incompatibilita' ambientale, e' stato assolto anche in appello, lo scorso febbraio. Ma ad oggi la Croce Rossa non gli ha ancora comunicato in quale sede dovra' lavorare. Lo ha denunciato il suo avvocato, Antonio Lastoria, durante la trasmissione 'Cittadini in divisa' su Radio Radicale. ''Il mio assistito - spiega il suo difensore - era stato trasferito dalla sede di Avezzano a quella di Assisi, nonostante i medici della Croce Rossa lo avessero visitato, certificando la sua idoneita' al servizio, ma solo nel luogo di residenza e a patto che non percorresse lunghe distanze in auto, in quanto affetto da una grave patologia cardiaca. Eppure, fu trasferito lo stesso ad Assisi, senza metterlo a conoscenza del provvedimento per 11 mesi. Da qui e' scattata l'accusa di diserzione, da cui poi e' stato assolto in entrambi i gradi di giudizio''. Ma, nonostante la sentenza sia passata in giudicato, Lo Zito, attualmente ancora in malattia, ''non sa ancora a quale sede sara' assegnato, pur avendolo chiesto ufficialmente - conclude Lastoria - Inoltre, pur essendo stato reintegrato in servizio subito dopo la sentenza e avendo ricominciato a ricevere lo stipendio, continua a subire delle decurtazioni dalla retribuzione. Attendiamo dunque una risposta''. Il Commissario straordinario alla Cri, Francesco Rocca, invitato alla trasmissione, non ha voluto partecipare ''non volendosi confrontare su un suo dipendente, sulle cui dichiarazioni pendono diversi giudizi''. (ANSA). Y85 23-APR-12 18:29 NNN

3 commenti:

  1. Violazione del Principio di Umanità?
    Dalla intervista di Radio Radicale del 23 aprile scorso sul caso Lo Zito e le due assoluzioni dall’imputazione del reato di diserzione ho appreso:
    1) come riferito dall’avv. Antonino La Storia , il collegio medico del IX Centro di Mobilitazione CRI, che ha sottoposto a visita il Maresciallo capo Lo Zito, ha affermato: “ …omissis, si raccomanda espressamente di evitare spostamenti con automezzi per raggiungere sedi di lavoro se lontani dall’attuale luogo di residenza,…omissis..)- giudizio del Collegio medico del 19.12.2008;
    2)il Mar.capo Lo Zito è “portatore di PM ed è affetto da patologia cardiaca particolarmente seria”;
    3) non hanno avuto alcun riscontro i tentativi epistolari del sottufficiale , durati 11 mesi, intesi ad ottenere chiarimenti in ordine al trasferimento disposto presso la sede CRI di Assisi, distante 300km. dal luogo di residenza, che non ha tenuto conto di quanto espresso dal Collegio medico;
    4) a parere del legale in tutta questa vicenda non c’è stata chiarezza tra i medici ed i vertici amministrativi della CRI che hanno valutato tutta la documentazione relativa al trasferimento.
    Ritengo che gli organi amministrativi hanno avuto un bel “ coraggio “ a disattendere la raccomandazione del collegio medico, assumendosi una pesante responsabilità. Non hanno valutato che sarebbero risultati direttamente responsabili dell’aggravamento dell’infermità ( con ripercussioni anche di natura amministrativa sul rapporto di impiego: causa di servizio, equo indennizzo,… secondo la normativa all’epoca vigente ) ove il Mar. capo, non curante della sua salute, avesse ottemperato all’ordine di trasferimento . Non ho sottomano le disposizioni normative in materia ma mi pare di ricordare che in simili casi l’organo amministrativo deve motivare in maniera circostanziata una decisione presa in difformità di quanto espresso dal collegio medico, mentre per 11 mesi gli uffici amministrativi della CRI hanno taciuto.
    Francesco Catapano

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  2. Mi chiedo, inoltre, se il comportamento tenuto dai “ vertici amministrativi “non abbia violato il Principio di Umanità, date le condizioni di salute del Mar. capo, beneficiario anche della protezione ex Lege 104/92. Infatti secondo tale Principio “…..la Croce rossa,in campo internazionale e nazionale, si adopera per prevenire e lenire in ogni circostanza le sofferenze degli uomini, per far rispettare la persona umana e proteggerne la vita e la salute; favorisce la comprensione reciproca, l’amicizia, la cooperazione e la pace duratura tra tutti i popoli ( n.d.r.: tra gli uomini ) “.
    La CRI oltre ad essere ente di diritto pubblico ( art. 5 del vigente Statuto) è anche Associazione sottoposta alle leggi internazionali, nazionali e ai principi fondamentali ( art.1 Statuto).Per la conoscenza che ho dei fatti non sono in grado di indicare i responsabili dell’eventuale violazione ma ritengo che nei loro confronti l’appartenenza alla CRI ed il non aver improntato la propria condotta al rispetto del Principio di Umanità costituisce un aggravante. Ove fosse acclarata la violazione , ne sarebbero doppiamente responsabili gli innumerevoli vertici, commissari di comitati e delle componenti, che hanno dimenticato di essere espressione del volontariato della Croce Rossa , destinatari in prima persona dei Principi fondamentali, oltre che organi dell’Ente quale commissari.
    Quanto sopra conferma ancora una volta che è venuto il momento che termini il commissariamento della CRI le cui lungaggini preludono però una ulteriore proroga. Infatti il termine del 30 settembre p.v. posto dal Governo non potrà essere rispettato in quanto a tutto oggi il DLgs. di riordino della CRI non è stato emanato e, quindi , non può essere avviata la procedura elettorale per la elezione dei nuovi organi, ovvero la procedura non potrà concludersi entro quella data.
    Resta da auspicare che il Governo, preso atto dell’approvazione dell’ultimo bilancio da parte dell’attuale gestione commissariale, affidi la CRI ad un volontario “ di spessore “ che con il contributo dell’assemblea costituente conduca la cri all’approvazione del nuovo statuto nonché attribuisca ad un alto dirigente del Ministero dell’Economia e Finanze l’incarico di direttore generale fino all’elezione dei nuovi organi, risparmiando il cospicuo emolumento elargito all’attuale direttore, ove mai ritenesse di non dover attingere una tale figura dall’organico dei dirigenti della CRI.Francesco Catapano

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  3. Salve.
    -->>"Ove fosse acclarata la violazione, ne sarebbero doppiamente responsabili gli innumerevoli vertici, commissari di comitati e delle componenti, che hanno dimenticato di essere espressione del volontariato della Croce Rossa, destinatari in prima persona dei Principi fondamentali, oltre che organi dell’Ente quale commissari."
    Sottoscrivo, e TRADUCO.
    "Se il Commissario veramente *STRA-ORDINARIO* Rocca e la (c.d."Signora) Letta non fossero nei *FATTI* (ed ATTI, e soprattutto *OMISSIONI*) dei delinquenti e *mafiosi*, forse le sante parole ed alti Valori Etici di cui sopra li saprebbero leggere, FORS'ANCHE metter in pratica, e quindi *DIMETTERSI*, previe scuse pubblice, risanamento/risarcimento danni provocati, e RESTITUZIONE fondi sperperati e *da ESSI DILAPIDATI/SPERPERATI* negli anni in cui hanno fatto VERGOGNOSA PARTE dell'Ente.
    Spero di esser stato abbastanza chiaro, e comprensibile.

    Tiziano Dal Farra, Belluno.

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